di Aragorn il 17 ott 2006, 11:29
Un incendio, quasi certamente di origine dolosa, si è sviluppato poco dopo mezzogiorno di ieri all'interno della basilica di San Lorenzo in centro a Firenze. Le fiamme hanno danneggiato un confessionale in legno. L'intervento di due sorveglianti della chiesa hanno evitato che il fuoco danneggiasse un olio su tavola, raffigurante l'Assunzione della Vergine, di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, del XVI secolo. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e anche tecnici della soprintendenza per i beni artistici e storici. In seguito all'incendio sono stati fatti allontanare fedeli e turisti presenti nella basilica. La basilica di San Lorenzo è una delle più importanti chiese rinascimentali fiorentine, ma la sua prima costruzione risale al IV secolo dopo Cristo. Tra le più antiche chiese di Firenze per ben 300 anni è stata la cattedrale della città e secondo alcuni sarebbe stata consacrata dal vescovo di Milano Sant'Ambrogio nel 393 dopo Cristo. La basilica sorgeva su un'altura e si trovava sulla strada che collegava il capolugo toscano a Fiesole, all'esterno delle mura romane. La prima ricostruzione in stile romanico risale all'XI secolo. La chiesa romanica venne ampliata nel '400 sulla base di un progetto commissionato da Giovanni dè Medici a Filippo Brunnelleschi. «L'idea è che si tratti di un atto vandalico, ci sono comunque le indagini in corso». Lo ha detto monsignor Fabrizio Porcinai, coparroco della Basilica di San Lorenzo di Firenze. «Difficile sapere chi è stato e come è stato possibile, in quanto la Basilica è sorvegliata in tutto l'orario di apertura ed è sorvegliata anche bene - ha aggiunto il sacerdote - evidentemente qualcuno ha buttato qualcosa di pericoloso che ha fatto incendiare il confessionale. Cercheremo di rafforzare la sorveglianza e di adottare ogni misura che serva ad evitare episodi del genere». Negli anni passati la Basilica (nota per ospitare le Cappelle Medicee) era diventata il bivacco di numerosi extacomunitari, che in alcuni casi avevano utilizzato i confessionali come urinatoi, tanto da costringere le autorità a introdurre il biglietto a pagamento per le visite.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»