TRIESTE - Le Procure della Repubblica di Trieste e Venezia hanno avviato indagini per chiarire le questioni contenute nella controperizia depositata ieri dalla difesa di Elvo Zornitta, indagato nell' ambito dell' inchiesta su Unabomber. La conferma è venuta in serata dal Procuratore Generale di Trieste, Beniamino Deidda. Lo stesso Deidda si è appellato all'assoluto riserbo su tutte le attività di indagini.
IL POLIZIOTTO - Proprio nell'ambito di queste indagini, la scorsa notte, a Mestre (Venezia), è stato interrogato l'assistente capo della Polizia di Stato Ezio Zernar, responsabile tecnico del Lic (Laboratorio Indagini Criminalistiche) della Procura di Venezia. Anche su tale circostanza il pg Deidda, interpellato dall'Ansa, ha detto di «voler mantenere il massimo riserbo». Secondo il sito Internet di Panorama, l'uomo sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura del capoluogo giuliano.
LA CONTROPERIZIA - La controperizia è stata depositata martedì, nella cancelleria del Gip di Trieste, Enzo Truncellito, dai difensori di Zornitta, gli avv. Maurizio Paniz e Paolo Dell'Agnolo. I due legali hanno consegnato due copie del documento, una delle quali - ha spiegato Paniz - destinata alla Procura della Repubblica. Lo stesso Paniz, parlando con i giornalisti, aveva spiegato che i consulenti di parte avevano trovato la prova che scagionava completamente Zornitta e aveva parlato di un «evento straordinario» e di «fatti abnormi» avvenuti nel corso degli accertamenti tecnici scoperti dai consulenti della difesa, rinviando, però, al giorno della camera di consiglio davanti al Gip, il prossimo 22 gennaio, per i particolari.
17 gennaio 2007