Messico, muore in cella un giovane turista italiano

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Messico, muore in cella un giovane turista italiano

Messaggiodi Aragorn il 10 mar 2007, 19:27

Aveva 35 anni, era in vacanza in Messico. Ed è morto nella cella di un commissariato a Cancun dove era stato rinchiuso per ubriachezza molesta. La vittima di questa tragica vicenda, ancora tutta da chiarire, è Simone Renda, giovane bancario leccese con alle spalle una vita da oscar. Secondo la versione fornita dalle autorità messicane il dramma è avvenuto giovedì scorso, nel giorno in cui l’italiano avrebbe dovuto imbarcarsi su un aereo per tornare nel nostro Paese.

Renda aveva dato disposizioni in albergo di essere svegliato in mattinata. Dato che non rispondeva alle chiamate, né al personale che continuava a bussare, la direzione dell’hotel ha chiamato la polizia. Gli agenti sono entrati nella stanza con un passepartout, trovando il giovane in stato confusionale, probabilmente causato dall’alcol. Secondo la ricostruzione ufficiale, l’italiano avrebbe avuto una reazione scomposta fuggendo in strada seminudo e sarebbe stato arrestato per ubriachezza, processato per direttissima e condannato a 36 ore di detenzione. Il giorno dopo è stato trovato cadavere in cella.

Secondo lo zio di Simone, Silvio Valente, noto avvocato leccese, «c’è però un vuoto di 24 ore che deve essere colmato e che rivela gravi responsabilità da parte delle forze dell’ordine messicane sulle quali chiediamo che venga fatta chiarezza». Pare infatti che il giovane si sia sentito male in commissariato tant’è che è stato sottoposte a visita medica nella quale gli è stato diagnosticato un principio di infarto. «Invece di portarlo subito in ospedale - continua lo zio - l’hanno lasciato in cella e il giorno dopo è morto». «Dagli esiti dell’autopsia - riferisce ancora lo zio - non sono emersi segni di violenza, ma è chiaro che ci sono responsabilità gravissime non solo perché Simone non è stato portato in ospedale, ma non hanno neppure avvisato né l’ambasciata né il consolato italiano a Cancun».

Il fratello e lo zio di Renda sono partiti ieri per il Messico per ottenere verità e giustizia.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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