Ha deciso di operarsi durante le ferie pasquali «per non saltare le sedute della Camera». Un intervento al naso perché «avevo il setto nasale deviato e non respiravo bene», e uno al seno «di adeguamento di genere. Io mi sento donna e adeguo la mia esteriorità alla mia interiorità». Con il possibile contributo della Camera dei deputati.
Wladimir Luxuria, parlamentare transgender di Rifondazione comunista, ha passato le vacanze di Pasqua sotto i ferri. E adesso che gli interventi sono perfettamente riusciti, spiega, si sente «molto contenta. Anche se ho ancora dei bendaggi, sono già stata in Parlamento la settimana scorsa». Il prossimo passo, aggiunge, sarà quello di controllare se qualche spesa sostenuta per le due operazioni rientri nelle prestazioni che la Camera rimborsa al deputato: «Mi informerò e mi comporterò come si comportano gli altri parlamentari in occasioni come queste». Dove per occasioni si intende il ricorso all'assistenza sanitaria integrativa riservata agli onorevoli.
Tra le oltre mille prestazioni che Montecitorio rimborsa ai nostri politici, infatti, due sezioni del tariffario riguardano la chirurgia plastica e la chirurgia maxillo facciale. Il rimborso, naturalmente, scatta a seconda del tipo di intervento cui si sottopone il deputato. Rientrano nella sfera dell'assistenza, in particolare, le operazioni a seguito di un trauma. Oppure quelle per correggere un particolare difetto estetico. Casisticanella quale potrebbero rientrare anche la rinoplastica e la mastoplastica cui si è sottoposto Wladimir Luxuria. «Per la verità non mi sono ancora posta il problema al punto da non aver neppure avviato la pratica», ammette il deputato di Rifondazione, «ma mi informerò. Vedrò quello che potrà essere rimborsabile, se gli esami o l'anestesia». Su un punto, comunque, ci tiene a fare chiarezza: «Non voglio privilegi e mi atterrò alla tabella delle spese mediche. E comunque i miei non li considero interventi di chirurgia estetica, ma di adeguamento di genere». Quello al seno, soprattutto, che adesso le permette di sfoggiare una terza misura «abbondante».
Quanto al primo, del naso, era diventato necessario: «Avevo una deviazione del setto nasale che mi provocava un problema di respirazione. Ero costretta a girare spesso con il fazzoletto. E poi mi svegliavo male, avevo difficoltà a parlare». Ora è tutto risolto: «Mi hanno limato quella gobbetta che creava l'inconveniente. Ma, ripeto, non l'ho fatto per una questione estetica. Il mio naso mi piaceva anche prima». Il look da esibire alla Camera, comunque, non cam-, bierà: «Resteràlo stesso, discreto e sobrio. E continuerò ad andare al bagno delle donne». Una volta tornato a Montecitorio, Luxuria depositerà il suo progetto di legge per i trans, che prevede a carico del servizio sanitario nazionale anche i cosiddetti interventi di adeguamento di genere. «La legge prevede l'assistenza a carico dello Stato solo per il cambiamento dei genitali. Non sono previsti rimborsi per il cambiamento dei tratti sessuali secondari». E nel testo c'è anche la possibilità di cambiare nome senza cambiare sesso.