La ricostruzione dell'incidente
L'Md82 della Spanair aveva chiesto assistenza tecnica pochi minuti prima del decollo: stando a quanto pubblica il quotidiano spagnolo El Pais il comandante del volo, Antonio Luna, era già arrivato in testa alla pista per effettuare il decollo quando ha deciso di rientrare al gate di partenza, per motivi che non sono stati resi noti; fonti della compagnia parlano di un guasto a un sensore di temperatura esterna, altre di problemi a un motore; sta di fatto che il problema doveva essere sufficientemente grave da rientrare nella categoria "no go", ovvero tale da impedire il decollo a giudizio del comandante.
Dopo una riparazione durata circa due ore - con i passeggeri rimasti sempre a bordo - il comandante è ripartito per il rullaggio; secondo il ministro delle Infrastrutture spagnolo, Magdalena Alvarez (sotto il cui dicastero ricade la gestione dei trasporti), l'apparecchio aveva iniziato la fase di decollo e il ruotino anteriore si era staccato da terra, mentre non è chiaro se anche il carrello posteriore fosse già in volo; da notare comunque che l'aereo aveva già superato la velocità di non ritorno e avrebbe dovuto in ogni caso effettuare il decollo per poi rientrare, non potendo più fermarsi prima della fine della pista.
Secondo la stampa spagnola è a questo punto che il motore di sinistra dell'Md82 avrebbe preso fuoco e l'apparecchio, sbilanciato, sarebbe finito fuori dal lato destro della pista, spezzandosi in vari tronconi a causa dell'impatto e del successivo incendio del carburante; tuttavia alcuni esperti ritengono che un incendio a un motore non sia sufficiente a spiegare le cause del disastro - un bimotore è certificato per poter decollare in sicurezza anche con un solo propulsore funzionante e con spinta asimmetrica e gli equipaggi sono addestrati per compiere tale manovra - tanto più che l'apparecchio avrebbe dovuto sbandare dalla parte opposta.
I tecnici hanno comunque recuperato le due scatole nere dell'apparecchio, che saranno esaminate rapidamente; l'unica certezza riguarda il fatto che si tratta di un incidente, come hanno confermato fonti governative spagnole scartando qualsiasi ipotesi di attentato terroristico. Il quotidiano britannico The Times riporta inoltre che nei giorni precedenti erano stati cancellati per problemi tecnici due voli dello stesso apparecchio che aveva quindici anni di servizio, età non eccessiva per un'aeromobile regolarmente sottoposta a manutenzione.
Ogni apparecchio viene comunque sottoposto a un'ispezione visiva prima del decollo e dopo l'atterraggio: se i tecnici non riscontrano alcun problema evidente, firmano il relativo documento per autorizzare la successiva partenza; ogni 24 ore tuttavia è obbligatoria una revisione più approfondita che riguarda anche i sistemi idraulici e di raffreddamento. Infine, a seconda del modello è previsto un ciclo di manutenzione che prevede - in media ogni due anni - lo smontaggio completo del velivolo; l'ultimo certificato di revisione dell'Md82 secondo la Spanair - che affida la revisione della fusoliera all'Iberia - risale al gennaio del 2008.
La famiglia Dc-9/Md80 rimane una delle più popolari e affidabili nel trasporto a medio raggio: a decretarne il pensionamento presso molte compagnie sono i consumi, superiori agli apparecchi di ultima generazione (dato che risulta meno costoso eliminare un modello, per quanto efficiente, sostituendolo con uno più recente che riprogettarne ex novo i motori).
Proprio questo è il motivo che ha spinto la Spanair, di proprietà del vettore scandinavo Sas, a decidere di pensionare 15 degli Md82 dei 36 di cui dispone (non è noto se l'apparecchio incidentato facesse parte del lotto) una volta scaduto il contratto di leasing: parte di un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di cinque basi e soprattutto 3mial esuberi, circa un terzo del personale.
L'incidente di ieri potrebbe costituire in effetti il tracollo per una compagnia aerea che pur essendo la seconda in Spagna per numero di passeggeri trasportati si trova in grave difficoltà finanziarie tanto che 14 mesi fa venne messa in vendita ed offerta alla principale concorrente, la compagnia di bandiera spagnola Iberia, senza che venisse raggiunto un accordo sul prezzo. Poche ore prima dell'incidente i piloti della compagnia avevano minacciato uno sciopero per protestare contro la mancanza di un vero piano industriale, a fronte di un semplice taglio dei costi che non risolve i problemi della compagnia.