Per Jonathan Bachini la palla non rotolerà più. L'ex centrocampista del Siena è stato squalificato a vita dalla Commissione Disciplinare dopo essere risultato positivo al metabolita della cocaina dopo i controlli affettuati al termine di lazio-Siena del 4 dicembre 2005. Livornese, 31 anni, Udinese e Brescia le metè prefetrite, con una parentresi incolore alla Juventus, Bachini non ha avuto sconti, essendo lui recidivo: era stato sospeso per un anno, sempre per uso di cocaina, già il 22 settembre 2004, allorà fu pizzicato dopo un Brescia-Lazio.
La Commissione Disciplinare, presieduta dall'avv. Stefano Azzali, non ha concesso attenuanti all'esterno, che ha ammesso l'uso volontario di cocaina. Inutilmente i suoi difensori hanno sostenuto che si trattava di due violazioni diverse, dunque che la recidiva non andava applicata. Secondo loro, i due fatti sarebbero difformi sia perche' attinenti a disposizioni regolamentari differenti sia perche' caratterizzati da un diverso atteggiamento ''dell' elemento psicologico (ipotesi colposa nella prima fattispecie, ipotesi volontaria nella seconda)''.
La difesa ha cercato di limitare i danni: chiedeva un anno di squalifica, in subordine due. Il che avrebbe probabilmente significato ugualmente la fine della carriera di un giocatore di 31 anni ma senza il macigno della squalifica a vita. Un giocatore, Bachini, che anche oggi ha ''espresso il proprio rincrescimento, come uomo e come atleta, per la propria condotta'', secondo quanto recita la motivazione. Il tentativo si e' pero' scontrato con la richiesta del Procuratore Antidoping di squalifica a vita, puntualmente applicata dalla Disciplinare: nessuna possibilita' di riduzione di pena, ''la lettera e la ratio della norma rendono del tutto irrilevante ogni approfondimento circa gli effetti della sostanza assunta sulla prestazione agonistica, ne' consentono alla Commissione di valorizzare concretamente il pur apprezzabile comportamento tenuto da Bachini nel corso del procedimento''.
Del resto che il giocatore avesse assunto cocaina non era mai stato in dubbio. Bachini stesso, interrogato dalla Procura Antidoping dopo la sua positivita' all'esame in Lazio-Siena del 4 dicembre 2005, aveva ammesso di ''aver consapevolmente assunto qualche giorno prima della gara una dose di cocaina acquistata da un extracomunitario'' nella citta' toscana. Aveva detto di aver ''agito da solo'', di ''non essere un assuntore abituale di cocaina'' e di ''essere consapevole delle gravi conseguenze cui sarebbe andato incontro'' preannunciando la risoluzione spontanea del contratto con il Siena, come poi e' avvenuto.