BRUXELLES - La Commissione europea ha lanciato l'allerta in tutta Europa per un incidente verificatosi in una centrale nucleare in Slovenia. La fuga di liquido dall'impianto di raffreddamento è avvenuta nella centrale di Krsko, a 130 chilometri in linea d'aria da Trieste. "E' stata attivata una procedura di spegnimento sicuro dell'impianto", ha reso noto l'Unione Europea. La situazione è apparsa da subito sotto controllo. Fonti della Nek, la società che gestisce la centrale di Krsko, hanno assicurato che non c'è stata alcuna fuga radioattiva nell'ambiente. E lo stesso ha fatto il comunicato diffuso a Bruxelles.
"Non c'è stata nessuna perdita nell'ambiente - ha detto un portavoce della Nek - la fuoriuscita si è verificata all'interno della struttura del reattore. E' stato avviato il processo di spegnimento che avviene per fasi e sarà ultimato entro questa sera. Allora sarà possibile ispezionare il sito per verificare la situazione".
"Non c'è rischio per la popolazione e per l'ambiente", ha affermato Maja Kocijancic, portavoce della presidenza di turno slovena dell'Ue, sottolineando che la perdita non è stata di materiale radioattivo ma di acqua.
Nessuna richiesta di allertare la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è giunta alla direzione regionale. "Non è stata allertata neppure la Protezione civile slovena - ha detto Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione civile della regione - con la quale siamo in costante collegamento. A quanto ne sappiamo deve esserci stata una perdita di potenza di un reattore della centrale di Krsko. Non sappiamo nulla di più". "Quando succedono simili incidenti - ha aggiunto Berlasso - c'è l'obbligo di comunicarlo ai Paesi della Comunità internazionale. Penso che non si debbano creare inutili allarmismi". La sala operativa della Protezione civile resta comunque attiva 24 ore su 24.
E' stata immediatamente attivata anche la sala di emergenza dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Apat) collegata alla rete internazionale.
"Appena abbiamo ricevuto la comunicazione, intorno alle 18 - ha detto all'Ansa il direttore del dipartimento nucleare dell'Apat, Roberto Mezzanotte - abbiamo subito attivato la sala di emergenza. Al momento dalle comunicazioni non risultano perdite radioattive e non è nemmeno atteso un rilascio esterno".
In serata il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha riferito che nessuna traccia di radioattività è stata riscontrata nel capoluogo giuliano e a Muggia, le località più vicine al confine con la Slovenia.
L'incidente. Il sistema d'allerta dell'Ecurie (European Community Urgent Radiological Information Exchange) ha ricevuto un'informativa dalla Slovenia alle 17.38 ora italiana e la comunicazione è stata poi trasmessa a tutti i 27 Stati membri dell'Unione.
I responsabili della centrale, situata nella regione sud-occidentale della Slovenia a circa 120 chilometri dalla capitale Lubiana, hanno deciso di spegnere il reattore, la cui capacità alle 19.30 ora italiana era ridotta al 22%. Successivamente è stato reso noto che la centrale è stata fermata "per qualche ora", in modo da determinare le cause della fuga.
L'Ecurie è stato creato dall'Ue nel 1987, dopo la tragedia di Cernobyl. Entra frequentemente in azione ma è piuttosto raro che Bruxelles ritenga un incidente grave al punto da renderlo di pubblico dominio.