Cosa direbbe se girassimo la "frittata" a suo sfavore?
Comunque senti questa che è bella:
Nella prima versione Tremonti della stretta finanziaria troneggiava la proposta che la classe politica avrebbe fatto i suoi sacrifici: 10% di taglio stipendi, soppressione di Provincie, taglio dei rimborsi elettorali ai Partiti, riduzione del 5% per gli stipendi dei burocrati di Stato, tagli alle spese di Camera e Senato. Ebbene, nella proposta ultima all'approvazione del Parlamento (dopo il solito iter costituzionale) tutto questo e' scomparso. Con una piccola variante, pero'. I Parlamentari avranno un taglio agli stipendi ( 3 - 5%) a partire dalla prossima legislatura e solo per tre anni, le Province non verranno soppresse, la più parte degli enti rimarrà dov'e', i rimborsi elettorali rimarranno per questa legislatura per foraggiare gli oltre 250 Partiti che hanno partecipato alle elezioni, la riduzione degli stipendi ai burocrati sara' fortemente ridimensionata (se non annullata) per l'annunciata ondata di scioperi.
A questo punto e' un'offesa al bene dell'intelletto (per chi ce l'ha) sentire le interviste ai membri del Governo ed a quelli dell'Opposizione. Gli uni affermano l'aver portato in Parlamento una manovra finanziaria equa, gli altri trattarsi di una manovra iniqua, che fa pagare soltanto i poveri ed i lavoratori.
Pero', NESSUN ACCENNO AGLI OBLIATI TAGLI DELLA CASTA! In Francia un cittadino paga ogni anno 1.35 € per i costi della politica, in USA 0.50 $ soltanto per il rimborso dei costi della campagna presidenziale (ogni 4 anni), in Italia 6.75 € anno.