di trappolino il 22 nov 2005, 14:00
Fabio, ti capisco, i ricordi all'inizio fanno soffrire.
Quando mio fratello Luca se n'è andato avevo 16 anni. Lui era molto serio e severo (come mio padre) ma sapeva anke ridere e scherzare, ma di primo impatto non lo avresti mai detto. Lui era il mio paladino, tutte le mie compagne schiattavano d'invidia da quanto era bello. Per 1 mese mi sono chiusa in casa. Non ho parlato, non sono andata a scuola, non ho fatto niente. Volevo che tutto il mondo si fermasse e tornasse indietro così da riprendermi Luca. La notte lo sognavo e io non volevo. Mi svegliavo, urlavo e lo volevo con me. Questo accadeva praticamente sempre, finchè alla fine non ho sbroccato e ho iniziato a piangere. Sono stata in terapia e grazie all'altro mio fratello, Marco, ho capito che non mi bisogna reprimere il dolore ma lasciarlo sfogare, altrimenti il tempo non riuscirà a rimarginare la ferita. Io poi sarei vissuta nel rancore e nell'odio, perchè Luca mi è stato portato via da una stupida guerra. Quello che mi fa andare avanti è il pensiero che lui non vorrebbe che io mi facessi travolgere dal rancore e dalle brutte cose della vita. Non me lo avrebbe mai perdonato se lo avessi fatto. Lui è sempre con me: ho il suo portachiavi, uso il suo cellulare, uso i suoi vestiti. Non mi abbandonerà mai e veglierà su di me. Così come ora sta fa il mio adorato fratellone Marco.
