Milano non ci sta a rinunciare alle Olimpiadi. E respinge il termine, fissato per il mese prossimo dal Coni, entro il quale dev'essere scelta la candidatura dell'Italia per ospitare i giochi del 2016. In lizza ci sono Milano e Roma: i tempi stretti entro cui prendere la decisione sono letti come un favore nei confronti della capitale: «Chiediamo al Coni di rinviare la decisione a dopo le elezioni -ha detto ieri l'assessore allo Sport del comune di Milano Aldo Brandirali-, abbiamo il sospetto che la decisione a favore di Roma sia influenzata politicamente».
Parole pesanti quelle pronunciate dall'assessore durante la presentazione del dossier sull'organizzazione dei giochi. A nulla è bastato il gesto cavalieresco del sindaco Albertini che si è detto pronto a sostenere Roma qualora dovesse prevalere su Milano: «Sembra che la scelta a favore della capitale sia preordinata -ha affermato l'assessore allo sport-. In questo quadro si inserisce anche ùgentle-rnan agreement del sindaco Albertini che ha dichiarato che qualora la scelta ricadesse su Roma, Milano collaborera' e che la nostra citta' potrebbe al limite ospitare l'expo del 2012. Io la penso un po' diversamente e ho un atteggiamento un po' più' aggressivo rispetto a questa vicenda: noi comunque rilanceremo per l'edizione del 2020». Toni ancora più polemici ad opera l'assessore regionale allo sport Piergianni Prosperi-ni: «E' un favore che il Coni nazionale vuole fare al sindaco Veltroni. Non dimentichiamo che Roma e' già stata bocciata nel 2004 e ha già ospitato in passato le Olimpiadi. Milano si merita di ospitare l'evento».
La sindrome del complotto insomma sembra prevalere. A sostegno di questa tesi Brandirali cita i tempi: c'è tempo sino al luglio del 2007 perché il Coni presenti la candidatura italiana al Ciò. Tanta fretta, proprio adesso che si approssima la campagna elettorale, perciò sembra sospetta. Per sostenere le ragioni di Milano il titolare dello sport invita i cittadini a sottoscrivere la richiesta di rinviare la decisione.
Da Roma il sindaco Walter Veltroni ha replicato: «Siamo un paese purtroppo abituato che ogni differenza porti al conflitto. Per questo l'Italia sta perdendo molti treni importanti e fa fatica a sentirsi paese. Il mio non vuole essere pessimismo ma solamente un realismo critico».
Il progetto illustrato ieri è stato redatto dai tecnici della Regione, del Comune del Coni lombardo. Prevede uno stanziamento di 25,4 miliardi di euro, di cui uno è destinato alle strutture e gli altri alle infrastnitture. Le strutture sportive troveranno posto nelle aree di Rogoredo, Rho-Fiera e Idroscalo. In particolare a Rogoredo sarà situato lo stadio olimpico, il velodromo, il centro acquatico, il palazzo dello sport, il palatennis e il villaggio olimpico. Per il sistema stradale saranno investiti 11 miliardi mentre 5 verrano utilizzati per le metropolitane milanesi. Il resto invece è per il trasporto ferroviario.