Follia iraniana: "la shoa è un'invenzione sionista"

II presidente iraniano Mahmoud Ahmadine-jad torna a provocare Israele e i Paesi democratici. Dopo che nell'ottobre scorso si era augurato, nella conferenza dell'associazione "Un mondo senza sionismo", che quella che lui chiama «l'entità sionista» venisse spazzata via dalle carte geografiche (ed aver attaccato il mondo intero perché a suo dire ignorerebbe i «crimini del sionismo»), è passato aun'ideameno drastica ma sempre delirante.
Durante il summit dell'Oic (Organizzazione della conferenza Islamica) in corso alla Mecca, in Arabia Saudita l'ex sindaco di Teheran ha definito Israele «un cancro». «Voi europei credete che il popolo ebraico sia stato vittima dell'oppressione». Evidentemente Ahmadinejad non ci crede. «E sia», concede il presidente, «ma perché i musulmani palestinesi de-vono pagarne il prezzo?».
E, rivolto a tede-schi e austriaci, li ha arringati dicendo: M. Ahma se davvero siete pentiti di quanto avete fatto durante il regime nazista agli ebrei, allora fatevi avanti. Se mettete in prigione chi mette in dubbio la Shoah - ha detto Ahmadinejad che a quanto pare è bene informato sull'arresto dello storico negazioni-sta David Irving a Vienna - allora siate conseguenti e date asilo agli ebrei. «Concedete due vostre province o quelle che volete al regime sionista in modo che possano creare uno Stato sostenuto dall'intera Europa e il problema sarà risolto alla radice».
E, rivolto a tedeschi e austriaci, li ha arringati dicendo: M. Ahmadi se davvero siete pentiti di quanto avete fatto v durante il regime nazista agli ii ebrei, allora fatevi avanti. Se s mettete in prigione chi mette « in dubbio la Shoah - ha detto Ahmadinejad che a quanto pare è bene informato sull'arresto dello storico negazioni-sta David Irving a Vienna - allora siate conseguenti e date asilo agli ebrei. «Concedete due vostre province o quelle che volete al regime sionista in modo che possano creare uno Stato sostenuto dall'intera Europa e il problema sarà risolto alla radice».
Le reazioni, naturalmente, non si sono fatte attendere. Scott McClellan, portavoce della Casa Bianca, ha detto che le frasi del presidente iraniano «mostrano fino a che punto sia importante che questo regime non possa dotarsi della capacità di sviluppare un'arma nucleare». Per Israele invece si è espresso Mark Regev, portavoce del ministro degli esteri Shalom, che ha definito «oltraggiose» e «razziste» le frasi di Ahmadinejad.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel invece ha bollato le opinioni del- presidente iraniano come «inaccettabili». La Germania, ha continuato Merkel, ha una reponsabilità di fronte alla storia per quanto riguarda l'Olocausto. «Siamo risoluti a fare tutto ciò che è necessario perché non ci sia nessuna minaccia sul diritto ll'esistenza di Israele», ha concluso il cancelliere. «Si tratta di avere uno sguardo responsabile e lucido sulla storiai questo che mi preoccupo di avere».
Anche il ministro degli Esteri austriaco, Ursula Plassnik, ha respinto la provocazione di Ahmadinejad. «Tali opinioni sono assolutamente inaccettabili» , ha dichiarato in un comunicato diffuso da Vienna in serata. «Non può essere gettato alcun dubbio sul diritto all'esistenza di Israele». Plassnik ha convocato «per chiarimenti» l'ambasciatore iraniano a Vienna, Seyed Mohsen Nabavi. Da Washington, dove ha incontrato il presidente Bush, il cancelliere austriaco Wolfgang Schùssel ha da parte suaparlato di «gaffe scandalosa» da «rinnegare nel modo più fermo possibile».
Condanna anche dall'Unione europea: il ministro degli Esteri britannico Jack Straw (Londra ha la presidenza di turno dell'Unione) ha condannato «senza riserve» le opinioni del presidente iraniano su Israele e l'Olocausto. E per Silvio Berlusconi «l'Italia si associa alla piena e assoluta condanna, espressa dalla Presidenza europea, delle frasi del Presidente iraniano, contrarie alla verità e alla storia e contrarie anche ad ogni regola di civile convivenza e di rispetto tra i popoli».
Apparentemente nessun commento, invece, da parte dei ministri dei Paesi islamici presenti al discorso di Ahmadinejad alla Mecca.
Durante il summit dell'Oic (Organizzazione della conferenza Islamica) in corso alla Mecca, in Arabia Saudita l'ex sindaco di Teheran ha definito Israele «un cancro». «Voi europei credete che il popolo ebraico sia stato vittima dell'oppressione». Evidentemente Ahmadinejad non ci crede. «E sia», concede il presidente, «ma perché i musulmani palestinesi de-vono pagarne il prezzo?».
E, rivolto a tede-schi e austriaci, li ha arringati dicendo: M. Ahma se davvero siete pentiti di quanto avete fatto durante il regime nazista agli ebrei, allora fatevi avanti. Se mettete in prigione chi mette in dubbio la Shoah - ha detto Ahmadinejad che a quanto pare è bene informato sull'arresto dello storico negazioni-sta David Irving a Vienna - allora siate conseguenti e date asilo agli ebrei. «Concedete due vostre province o quelle che volete al regime sionista in modo che possano creare uno Stato sostenuto dall'intera Europa e il problema sarà risolto alla radice».
E, rivolto a tedeschi e austriaci, li ha arringati dicendo: M. Ahmadi se davvero siete pentiti di quanto avete fatto v durante il regime nazista agli ii ebrei, allora fatevi avanti. Se s mettete in prigione chi mette « in dubbio la Shoah - ha detto Ahmadinejad che a quanto pare è bene informato sull'arresto dello storico negazioni-sta David Irving a Vienna - allora siate conseguenti e date asilo agli ebrei. «Concedete due vostre province o quelle che volete al regime sionista in modo che possano creare uno Stato sostenuto dall'intera Europa e il problema sarà risolto alla radice».
Le reazioni, naturalmente, non si sono fatte attendere. Scott McClellan, portavoce della Casa Bianca, ha detto che le frasi del presidente iraniano «mostrano fino a che punto sia importante che questo regime non possa dotarsi della capacità di sviluppare un'arma nucleare». Per Israele invece si è espresso Mark Regev, portavoce del ministro degli esteri Shalom, che ha definito «oltraggiose» e «razziste» le frasi di Ahmadinejad.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel invece ha bollato le opinioni del- presidente iraniano come «inaccettabili». La Germania, ha continuato Merkel, ha una reponsabilità di fronte alla storia per quanto riguarda l'Olocausto. «Siamo risoluti a fare tutto ciò che è necessario perché non ci sia nessuna minaccia sul diritto ll'esistenza di Israele», ha concluso il cancelliere. «Si tratta di avere uno sguardo responsabile e lucido sulla storiai questo che mi preoccupo di avere».
Anche il ministro degli Esteri austriaco, Ursula Plassnik, ha respinto la provocazione di Ahmadinejad. «Tali opinioni sono assolutamente inaccettabili» , ha dichiarato in un comunicato diffuso da Vienna in serata. «Non può essere gettato alcun dubbio sul diritto all'esistenza di Israele». Plassnik ha convocato «per chiarimenti» l'ambasciatore iraniano a Vienna, Seyed Mohsen Nabavi. Da Washington, dove ha incontrato il presidente Bush, il cancelliere austriaco Wolfgang Schùssel ha da parte suaparlato di «gaffe scandalosa» da «rinnegare nel modo più fermo possibile».
Condanna anche dall'Unione europea: il ministro degli Esteri britannico Jack Straw (Londra ha la presidenza di turno dell'Unione) ha condannato «senza riserve» le opinioni del presidente iraniano su Israele e l'Olocausto. E per Silvio Berlusconi «l'Italia si associa alla piena e assoluta condanna, espressa dalla Presidenza europea, delle frasi del Presidente iraniano, contrarie alla verità e alla storia e contrarie anche ad ogni regola di civile convivenza e di rispetto tra i popoli».
Apparentemente nessun commento, invece, da parte dei ministri dei Paesi islamici presenti al discorso di Ahmadinejad alla Mecca.