Caro Silvio.... (una lettera di M. Veneziani)

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Caro Silvio.... (una lettera di M. Veneziani)

Messaggiodi Aragorn il 21 dic 2005, 15:33

Caro Berlusconi, non mi è piaciuto l'altra sera da Vespa, al di là dei sorrisi prestampati.
Non solo per le cose che ha detto, sempre esagerate da rovinare anche le cose più ragionevoli e sensate; e non solo per come le ha dette, non lasciando mai parlare nessuno, riducendo Vespa a un vigile impotente, col suo fastidioso narcisismo che non accetta critiche; ma perché aveva gli occhi praticamente chiusi, non guardava nessuno, neanche gli spettatori.
Non guardare in faccia nessuno, parlare a occhi quasi chiusi, se non è un problema di lifting e di trucco, vuoi dire aver perso la realtà, autocompìacersi e offendere chi dovrebbe votarla. Mi spiace che un Grande Co-municatore e Venditore non se ne sia accorto.
Capisco la molestia di Della Valle che le ha lanciato varie scarpe addosso fingendo familiarità; capisco quanto sia insopportabile il tono lagnoso e la voce stridula di Marcello Sorgi che trasformò La Stampa in un pessimo giornale di sinistra, oltre che di servizio Fiat. Capisco l'antipatia per i sindacalisti; un po' meno capisco il tono usato nei confronti di Vittorio Feltri che le rinfacciava cose di buon senso, dopo che lei gli aveva impedito di intervenire per svariato tempo, occupando la scena.
Non si può essere così ruvidi e ingrati con uno dei pochi giornalisti che in libertà e mai nascondendole i punti di dissenso, ha fatto molto per la sua causa, il suo governo, la sua Casa delle libertà e, se permette, per il "suo" giornale. Detto questo, le confesserò una cosa. Pur deluso da come avete governato, mi sono ostinato a dire che peggio di lei al governo c'è solo Prodi. Se lei davvero, come dice la sinistra, rappresenta il male, la sinistra è il peggio, e dunque mi costringe a preferire lei. A lei, più dei suoi alleati, riconosco simpatia, carica umana ed una capacità di lavoro e di inventiva che gli altri neanche si sognano. Qualcosa di buono ha fatto in questi cinque anni, a cominciare dal fatto che è durato cinque anhi. Molte altre cose invece ho atteso invano e lo scempio che avete fatto nella cultura, il cinema, lo spettacolo non posso perdonar-velo (sono felice di aver lasciato il GdA della Rai e di essermi dimesso da Cinecittà).
Ma una mazzata durissima alla mia capacità di resistenza me l'ha data la legge elettorale. Quella riforma mi offende soprattutto in un punto: il voto automatico. Dopo aver abolito l'uninominale, avete abolito pure la preferenza. Sicché noi dobbiamo limitarci ad andare a votare il partito, anzi peggio, il Capo che decide a suo insindacabile giudizio chi mandare e chi non mandare in Parlamento. Ho sentito parlamentari dire: ormai non serve più far politica sul territorio e tra i cittadini, si fa solo anticamera dai capi.
Capito il danno? Prima i leader decidevano ampiamente, davano buoni collegi o meno buoni Adesso il potere che hanno, con le liste bloccate, è pressocchè assoluto, totalitario. Già prima faceva no traffico di indulgenze volavano miliardate per h candidature. Ora siarm all'autocrazia totale di du cetti che non meritano fi ducia. Avete sbaragliato il maggioritario che vi ha eletti e legittimati a governare, avete buttato a mare definitivamente la Seconda repubblica, infognandoci in una mezza repubblica costruita da un agglomerato di minidittature. Siete riusciti a far rimpiangere il povero Mariotto Segni. Ci costringete a votare per partito preso, solo per partito, e a dare una delega in bianco a quei marpioni, pierfurbi e giancretini che siano. Per non dire degli squallidi entourage e comitati d'affari che gestiscono il potere interno a quei rottami che sono i partiti. È uno schifo, un'offesa ai cittadini sovrani e al libero voto.

È per questo che io non so ancora se andrò a votare il prossimo 9 aprile. I conati di disgusto sono troppo forti per poter raggiungere il seggio, pur trascinandomi. Non so ancora se riuscirò a votare per il male minore. So per certo che non voterò la destra, la lista Fini, perché non ha nulla di destra e nulla che mi riguardi, né sul piano dei valori né sul piano delle aspettative concrete di governo. Non rappresenta le mie idee, ma nemmeno posso rifugiarmi nella loro buona amministrazione. Come dire: non hanno fatto niente "di destra" però hanno fatto qualche cosa di buon senso. Macché, il Nulla. Ho visto qualcosa di buono realizzato dal premier, glielo riconosco; ho visto che gli ex democristiani hanno acquistato almeno peso, ho visto la Lega che almeno si è portata a casa la devolu-tion. Non ho trovato invece una cosa di destra che abbia realizzato questo Governo: e non ho trovato
una cosa significativa di governo che abbia realizzato questa destra (dovrei dire la pornotax; piccola cosa, e poi non è stata nemmeno la destra, ma l'iniziativa di una persona, la Santanchè, sostenuta in modo trasversale, non certo dalla destra).
E allora mi dico: potrò votare persino lei, dottor Berlusconi, con tutte le riserve che le ho detto, perché comunque lei è varie spanne sopra i suoi alleati, e non per via dei tacchi; alle brutte potrò votare addirittura Casini, che perlomeno è un democristiano al trecento per cento ed io che non ho mai votato de quando imperava, adesso per disperazione., .o potrò divertirmi a votare qualche novità destrorsa. O ancora, potrò semplicemente non ricordarmi di andare a votare. Ma certo non voterò questo straccio di destra psicolabile e inaffidabile, che cambia opinione su tutto, sulla famiglia, sulla storia, sulle radici, sulla religione, su Fazio, su Tremonti, sulle quote rosa, sui gay, sull'unità nazionale. E che ha avuto l'abilità di scontentare tutti, ex fascisti, ex de, conservatori, tradizionalisti, moderati e rivoluzio-nari, statali e privati, vecchi e bambini.
Però lei, Cavaliere, parli di meno e guardi di più in faccia agli italiani.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Messaggiodi Aragorn il 21 dic 2005, 15:35

quello che ho evidenziato in neretto lo ritengo una cosa gravissima e vergognosa da stato dittatoriale una dittatura chiamata partiti


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
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Messaggiodi AmeNGI il 21 dic 2005, 16:32

già...
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Messaggiodi nemesys_72 il 22 dic 2005, 01:09

son sconvolto..
:?
siamo proprio messi maluccio.. :(
Mors Omnia Aequat
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