Cinquanta fermati, tre uomini delle forze dell'ordine all'ospedale, una strada dello shopping del centro di Milano trasformata in scenario di guerriglia urbana, tra carcasse di auto bruciate, fioriere rovesciate e un tappeto di pietre e bottiglie infrante.
E' quanto accaduto oggi a Milano, tra Porta Venezia e corso Buenos Aires, dove una manifestazione non autorizzata dei centri sociali, per impedire un raduno di militanti dell'ultradestra di Fiamma Tricolore prevista nel pomeriggio, è degenerata in gravi scontri con polizia e carabinieri. Secondo i dati diffusi dal vicesindaco Riccardo De Corato e funzionari della questura, la manifestazione non autorizzata inscenata da almeno 300 membri dei centri sociali, molti dei quali a volto coperto, è sfociata in violenza con lancio di pietre ed altri oggetti contro le forze dell'ordine, vetrine dei negozi infranti, incendi appiccati ad automobili e ad un punto elettorale di Alleanza Nazionale, che ha richiesto l'intervento di autopompe dei vigili del fuoco.
"Ero qui in strada, mi sono rifugiato in una via laterale, non abbiamo fatto in tempo a capire cosa stava succedendo...", ha raccontato a Reuters il commesso di un negozio del corso, chiedendo di non essere identificato.
Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, che hanno fatto uso di gas lacrimogeni, i manifestanti avrebbero anche sparato alcuni razzi segnalatici usati nella nautica, facendo anche esplodere alcune bombe carta, una delle quali, riempita di chiodi, ha ferito due poliziotti ed un carabiniere, ora ricoverati in ospedale.
La polizia era schierata per tempo, per impedire la manifestazione che era stata preannunciata su alcuni siti tra i quali Indymedia. Dopo le prime sassaiole, i manifestanti hanno fatto incursione in alcuni negozi, prendendo di mira in particolare un ristorante McDonald's, sfondandone le vetrine ed imbrattandolo con scritte.
Gli agenti hanno caricato i manifestanti, inseguendone alcuni e riuscendo a fermarne una quarantina.
Secondo testimoni, alcuni dei manifestanti sono stati anche inseguiti da passanti e negozianti della zona e l'intervento degli agenti ha impedito che fossero malmenati.
Quattro fermate della metropolitana sono state chiuse mentre la zona è stata a lungo invasa dal fumo dei lacrimogeni e degli incendi appiccati dai manifestanti.
Ma la giornata di violenza potrebbe non essere finita. Nel pomeriggio, infatti, si svolgerà la prevista manifestazione di Fiamma Tricolore e le forze di polizia restano schierate in massa per consentire che non venga interrotta.