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Sicilia scandalo nei musei.

MessaggioInviato: 24 mar 2006, 14:59
di Aragorn
Musei e siti di interesse storico e archeologico a rischio chiusura in Sicilia per mancanza di custodia. A determinare questa situazione è stata la promozione di 900 dipendenti regionali, passati ad incarichi superiori. Dalla Valle dei Templi di Agrigento, a Siracusa, da Taormina a Selinunte, la Sicilia rischia di vedere depotenziata la voce forse più importante della sua offerta turistica e culturale. Il posto dei custodi "promossi" poteva essere ricoperto da alcune centinaia di ex lavoratori socialmente utili. Ipotesi tramontata poiché nel bilancio regionale non ci sono i fondi per retribuire i sorveglianti. Il pasticcio potrebbe compromettere il buon andamento della stagione turistica, ormai dietro l'angolo. Lo scorso gennaio il dipartimento regionale dei Beni Culturali aveva lanciato l'allarme, evidenziando la necessità, in seguito alla promozione dei custodi, di un accordo tra il governo della Regione e le forze sindacali, pena il rischio di ricevere una valanga di ricorsi davanti al pretore del lavoro. «Altrimenti - aggiungono dal dipartimento regionale dei Beni Culturali - siti e musei dell'Isola resteranno chiusi per mancanza di custodi». La situazione dunque è paradossale: da un lato le enormi potenzialità del territorio siciliano in materia di beni culturali, dall'altro i problemi scaturiti da un apparato burocratico in stato di quasi costante schizofrenia. A che serve investire fondi pubblici in promozione, offrendo all'esterno l'immagine di una Sicilia che punta sul binomio "turismo&cultura" se poi non hai neanche i custodi che ti garantiscono l'apertura dei siti? Le cause di questa situazione risalgono alla legge 10/2000 (prima dell'arrivo di Totò Cuffaro alla presidenza del governo regionale) che attuò la riforma della struttura burocratica regionale. Una legge che introdusse il concetto di "riclassificazione" del personale, passando dai livelli di qualifica alle fasce. L'attuazione della legge, avviata nel 2001, ha riguardato anche la custodia di musei e siti archeologici. È allora che ha avuto inizio lo scontro tra la giunta di governo e i sindacati
per la promozione dei custodi dalla fascia B alla G. «Il rimpiazzo lo potranno garantire gli ex Lsu a condizione - è sempre il dipartimento regionale dei beni culturali a sostenerlo - di trovare i soldi per il salario accessorio». Fondi, necessari a garantire la custodia nei week-end, che non si sa dove reperire.
Da alcune stime sindacali occorrerebbero circa 3 miliardi di vecchie lire per risolvere il problema. Insomma i custodi diventano "coordinatori di tutela e vigilanza", coordineranno i nuovi custodi che non ci sono più perché sono stati promossi. Una trama a metà tra Pirandello e Kafka. Qualche esempio: nella Valle dei Templi su 52 ex custodi 19 hanno chiesto il trasferimento. La situazione più eclatante riguarda tuttavia Siracusa: i custodi che hanno chiesto il passaggio alla fascia superiore sono 10 su 32.1 rimanenti dovranno garantire l'apertura, anche nei fine settimana, di un elevato numero di siti di interesse storico e archeologico, del prestigioso museo "Paolo Orsi", oltre che dei tesori storici della Val di Noto e di Pantalica, patrimonio mondiale dell'Une-sco. Il territorio della provincia siracusana, il più ricco in Sicilia di beni archeologici, museali e monumentali, è rimasto con appena 22 custodi. Incredibile ma vero.

MessaggioInviato: 24 mar 2006, 15:12
di ture
E ti pareva. Io sono di Siracusa e quì già i monumenti vengono "maltrattati" (abbiamo una piazza del duomo stupenda (ci hanno girato il film Malena) ridotta uno schifo dai cittadini e dall'amministrazione) ma adesso nn verrano neanche controllati :evil: .......Vabbè ma oramai nn mi stupisco più di nulla....