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Caos nel mondo del calcio

MessaggioInviato: 30 apr 2006, 20:47
di Aragorn
La Procura della Repubblica di Torino ha aperto un'inchiesta sul mondo del calcio, con particolare attenzione a quello degli arbitri. L'indagine è stata affidata al sostituto procuratore Raffaele Guariniello. Quest'inchiesta riguarda la stagione scorsa, 2004-2005: si tratterebbe di uno stralcio di un'altra indagine, passata poi per competenza alla Procura torinese.

Perché? Perché uno degli intercettati (sono più di due, stando alle ultime notizie) abita a Torino. Si tratta comunque di dirigenti calcistici che hanno dimestichezza col mondo arbitrale. Nelle telefonate ci sarebbero anche riferimenti a fatti che hanno destato l'interessamento della Procura. Le carte sono state subito secretate: potrebbero non esserci questioni rilevanti dal punto di vista penale, anche se esiste il reato di frode sportiva, ma particolarmente interessanti dal punto di vista sportivo. La Procura torinese ha quindi avvisato, come previsto dalla legge, la Federcalcio, nella persona del generale Italo Pappa, numero 2 della Guardia di Finanza ma anche capo dell'Ufficio indagine della Figc.

Pappa da sempre ha ottimi rapporti con i magistrati, e l'ha dimostrato anche in recenti indagini. La Figc ha di fatto aperto un'inchiesta su questa delicata vicenda, ed è possibile che abbia anche svolto già accertamenti nella massima discrezione in attesa anche di sviluppi da Torino. Ma ci si muove con cautela: siamo nella fase cruciale della stagione, il 9 giugno partono i Mondiali.

Da luglio, comunque, è probabile che questa inchiesta venga accelerata: Franco Carraro vuole presentarsi all'appuntamento con l'Uefa con la massima trasparenza possibile. L'8 dicembre, infatti, assegnano gli Europei 2012 e gli avversari (Polonia-Ucraina e Ungheria-Croazia) sono pronte a mettere in risalto eventuali aspetti negativi della candidatura italiana.

Pulizia totale, dunque. C'è da stabilire però se le chiacchiere tra i diversi soggetti erano solo parole in libertà, come a volte succede, o se hanno rilevanza, e quale, da punto di vista della giustizia sportiva. L'ultima inchiesta che aveva sfiorato il mondo arbitrale era partita dalla Procura di Livorno: un'intercettazione che riguardava l'allora designatore Paolo Bergamo.

L'indagine poi era passata alla Procura romana, ed archiviata, mentre nel frattempo Bergamo si era dimesso dalla carica. Ora bisogna vedere con chiarezza cosa c'è in questo filone torinese, che riscontri si possono avere, se è stato davvero commesso qualche reato sportivo, o anche se si è tentato di commetterlo. Nelle intercettazioni più di due persone che parlano tra loro. Secondo alcune fonti potrebbe trattarsi di un materiale "estremamente interessante". Non resta quindi che aspettare.

MessaggioInviato: 30 apr 2006, 21:03
di Ciry
Tanto La Rube metterà in atto la sua esperienza nell'insabbiamento, pratica derivata da anni di processi e accuse :evil:

MessaggioInviato: 30 apr 2006, 21:11
di Galai
vero

MessaggioInviato: 01 mag 2006, 12:01
di nemesys_72
ci vuole una bella pulizia..
sono stufo del calcio dei veleni che non giova a nessuno, tantomeno a chi il calcio lo segue con interesse e passione..

MessaggioInviato: 03 mag 2006, 12:00
di Aragorn
Arbitri,Moggi e Pairetto nel mirino

Figc apre inchiesta su intercettazioni

L'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche avviata dalla Procura di Torino è diventata ora competenza di quella romana. Nel dossier, che consta di oltre cento pagine già depositate in Figc, si parla di dialoghi imbarazzanti sul mondo arbitrale. Nessuna combine, ma frasi molto compromettenti. I dirigenti coinvolti sono di primo piano: Moggi, Pairetto e Mazzini. Ma sarebbero coinvolti anche giornalisti e politici.

Prima erano solo "supposizioni" che balenavano nella testa di milioni di italiani. Perché i dirigenti di grosse squadre residenti a Torino non è che poi siano numerosissimi...Ma ora, quel "lecito sospetto" è una certezza. Nell'indagine sulle intercettazioni telefoniche riguardanti il mondo arbitrale, avviata dalla Procura di Torino e passata ora di competenza di quella di Roma, ci sono nomi ben precisi: Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto e Innocenzo Mazzini, vicepresidente della Figc.
E proprio l'Ufficio indagini della Federazione ha avviato un'inchiesta. Il dossier redatto dalla procura di Torino e dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, partito da alcune intercettazioni telefoniche nell'ambito del processo per frode sportiva alla Juventus, è finito infatti sulle scrivanie della Figc poco prima di Pasqua. Moggi, Giraudo e Pairetto hanno avuto i telefonini intercettati per una gravissima ipotesi d'accusa: associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva.

In realtà l'indagine dai risvolti penali è già stata archiviata nel settembre 2005 per la mancanza di elementi su cui indagare, ma ora è stata avviata quella sportiva. A ragion del vero nessuno ipotizza qualche combine ma sono sotto esame alcune frasi compromettenti che farebbero ipotizzare l'esistenza di una lobby di potere che ruoterebbe attorno i dirigenti della Juventus, alcuni dirigenti federali e arbitrali (visto che Pairetto all'epoca era designatore arbitrale), procuratori legati alla Gea, ma anche giornalisti e addirittura qualche politico, forse qualche ministro. Archiviati gli aspetti penali, la stessa Figc ha spiegato in una nota ufficiale il perchè sia partita l'indagine sportiva: "Alcuni elementi riscontrati nella documentazione potrebbero avere attinenza con alcuni fatti oggetto di altri procedimenti", tradotto: doping amministrativo, Gea e Gaucci.
Secondo i dialoghi trascritti dalla polizia giudiziaria, Moggi, Pairetto e Mazzini avrebbero parlato fra di loro di arbitri, di dirigenti, violando l'articolo 1 relativo alla lealtà sportiva. Il rischio è quello del deferimento, anche se la prima testa è già caduta: la Figc ha infatti deciso di sostituire Pairetto nella commissione arbitrale Uefa con Pierluigi Collina.