«Siamo in democrazia. In Afghanistan l'Italia continuerà a svolgere il suo impegno in continuità con il passato e le modalità saranno concordate all'interno dell'Isaf».
Dal quartier generale della Nato a Bruxelles, il ministro della difesa Arturo Parisi sembra proprio escludere l'ipotesi di un ritiro e parla di "una situazione afghana distinta da quella irachena".
Se ne è parlato oggi nella riunione dei ministri degli esteri della Nato a Bruxelles ed "il punto qualificante emerso - sono ancora le sue parole - è che qualsiasi decisione sarà presa a partire dalla corresponsabilità condivisa nella quale i partecipanti illustreranno i rispettivi orientamentì. Quanto alla possibilità di un allargamento della missione a sud del paese, nessun dubbio per il neoministro: "la scelta compete al Parlamento".