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Disordini alla presentazione dell'ultimo libro di Pansa

MessaggioInviato: 18 ott 2006, 14:25
di Aragorn
Confusione, insulti e qualche spintone alla presentazione dell'ultimo libro di Giampaolo Pansa 'La grande bugia'. Durante la conferenza stampa a Reggio Emilia, alcuni giovani dei centri sociali sono entrati nella sala urlando insulti contro lo scrittore e la sua ultima opera sulla Resistenza. Tra il gruppo di ragazzi e i presenti sono volate parole grosse e spintoni sfiorando la rissa.

Ad un certo punto nella sala è entrato un giovane che ha scaraventato una copia de 'La grande bugia' sul tavolo, avventandosi contro Pansa e urlando: 'Lei ha scritto un libro infame per fare soldi sulle spalle della Resistenza!'. Poi sono entrati di corsa venti giovani dei centri sociali di Reggio Emilia e di Roma. Dopo aver occupato la sala, hanno srotolato striscioni rossi con le scritte 'Revisionisti assassini' e 'Ora e sempre Resistenza', cantando in coro Bella Ciao.

Anche alcuni ex partigiani presenti in sala si sono alzati, così come un gruppo di giovani di destra. Molti si sono avvicinati a Pansa che però non ha abbandonato la sala. 'Sono qui per incontrare i miei lettori reggiani e non mi lascerò intimidire da un gruppo di intolleranti' ha detto il giornalista. Alla fine la sala è stata sgomberata da tre volanti della polizia.

Solo a tarda sera lo scrittore ha potuto parlare. 'Sono contento di quanto è avvenuto - ha detto Pansa - perché indica di quale carica d’odio sia intrisa la vita pubblica italiana, e quanti pregiudizi ideologici facciano velo al dibattito libero sulla storia. L’importante è comportarsi come abbiamo fatto noi stasera: restare calmi, non lasciarci intimidire, e rendere ognuno liberodi esprimere la sua opinione'.

MessaggioInviato: 18 ott 2006, 14:27
di Aragorn
il giorno che il ns paese riuscirà a capire che quel che è successo 70 anni fa è semplicemente storia sarà un giorno meraviglioso, non si può restare ancorati a cose che non si sono manco vissute e non si può mettere a tacere uno scrittore che cerca di spiegare un pezzetto di storia di quel che è realmente accaduto.
Oltretutto pansa è di sinistra dichiarato. E ha pienamente ragione nel dire che non ci si piò definirie antifascisti senza essere anticomunisti e in generale contro le dittature in se.