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Messaggiodi Aragorn il 19 ott 2006, 11:22

Parlamento e istituzioni: così dal 2001 sono cresciute le spese
Che sarti, i sarti del Senato! Facesse una convenzione con Cenci o Caraceni, Palazzo Madama spenderebbe forse di meno. Dal 2001 in qua la spesa per mettere in divisa un commesso, dalla giacca ai calzini, è cresciuta al netto dell'inflazione del 103%. Arrivando a 1.815 euro a testa. Oltre tre milioni e mezzo di lire. L'anno. Ma questo è solo un dettaglio tra i tanti. Il dato centrale è che, mentre chiedeva al Paese di fare sacrifici, il Palazzo della politica ha continuato come prima. Anzi: peggio.
I numeri, come dimostrano le nostre tabelle, non lasciano dubbi.
L'unica cifra rimasta quasi identica negli ultimi cinque anni è quella scritta nella busta paga annuale del presidente della Repubblica (poco sotto i 220 mila euro, il che significa che in termini reali il capo dello Stato è oggi un po' meno pagato di ieri).
Per il resto, ci costa meno il Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) e di più tutto il resto.

Dice l'Istat che il costo della vita, nell'ultimo lustro, è cresciuto complessivamente del 13%? Bene: il peso sulle pubbliche casse degli organi costituzionali è aumentato del 36,56%.
Fatta la tara all'inflazione, del 24%. In moneta reale: 343 milioni, 151 mila e rotti euro. Cioè 664 miliardi di lire. In più.
Per carità, alla larga dal qualunquismo. Viva la democrazia, viva il Parlamento, viva il Quirinale. Ma possibile che la macchina del Colle proprio non potesse risparmiare un cent dei 64 milioni di euro in più che costa oggi rispetto al 2001? E a Palazzo Madama, sinceramente, non potevano dare una sforbiciatina ai 147 milioni e mezzo di euro supplementari di spese correnti che hanno fatto lievitare i costi fino a 527 milioni l'anno? E a Montecitorio, non potevano limare le stesse spese correnti perché non si impennassero fino alla quota di 940 milioni, con un aumento di 124 milioni? Le percentuali dei rincari (veri, al di là dell' inflazione) sono lì, sotto gli occhi: dal 2001 ad oggi la macchina del Quirinale costa il 42% in più, quella del Senato il 39%, quella della Camera il 15%, quelle della Corte Costituzionale e del Csm intorno al 29%. Colpa della maggioranza di destra e di Berlusconi, che al momento di prendere in mano il Paese aveva promesso che con lui lo Stato e i suoi organismi sarebbero stati più snelli? Sì. Ad esempio il bilancio del Senato di cui parliamo è stato presentato il 9 febbraio e quello della Camera il 15 marzo. Però non sono stati mai seriamente contestati dalla sinistra prima delle elezioni e sono stati poi approvati nelle ultime settimane dalla maggioranza d'oggi. Di più: la stessa finanziaria "lacrime e sangue" voluta da Romano Prodi per il 2007, prevede sventagliate di tagli ovunque, meno che per gli organi costituzionali.
Che ci dovrebbero costare (auguri) altri 38 milioni di euro supplementari. Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Quanto alle voci che hanno fatto lievitare le spese, del Quirinale non sappiamo (per ora) nulla. Nonostante la battaglia per la trasparenza di isolati donchisciotte, il bilancio della Presidenza della Repubblica (che dieci anni fa prevedeva ad esempio 14 miliardi per mantenere 274 corazzieri e 60 cavalli e la manutenzione di 236 arazzi, 280 orologi e 285 tappeti) è ancora secretato. E i «libri di cassa» dei due rami del Parlamento contengono voci così fumose (un esempio alla Camera: «emolumenti per servizi di segreteria»: 15 milioni di euro) che se li mettesse a bilancio un'azienda privata si vedrebbe arrivare la Finanza: «Cioè?» Ciò che si può capire, però, basta e avanza per farsi un'idea chiarissima: il risparmio «a casa propria» non è il primo obiettivo dei deputati né quello dei senatori. Certo, sulle ricche indennità quotidianamente nel mirino dei giornali e delle tivù non si sono arrischiati. Non era il caso, con Tremonti che si sfogava dicendo «chi me l'ha fatto fare di diventare ministro di un Paese così povero?» e le sinistre che dall'opposizione dipingevano scenari foschi dove, per dirla con Giuliano Ferrara, «mancava il latte per i bambini». Anzi: considerata l'inflazione, le «indennità» (una delle voci dello stipendio vero, cui vanno in realtà sommate tante altre prebende assai succose) sono aumentate di una virgola (più 0,5%) alla Camera e sono addirittura calate (-7,3%) al Senato. Sul resto, però...

A Montecitorio, per dire, i rimborsi spese sono cresciuti oltre l'inflazione del 9,5%. I vitalizi agli ex deputati (che pesano per 127 milioni di euro: 35 più delle indennità dei parlamentari in carica, a riprova di come per anni la gestione delle pensioni agli onorevoli sia stata scriteriata) del 10,3%. I «servizi personale non dipendente» (cioè?) del 55%. La «comunicazione e informazione» del 40%. I «servizi igiene e pulizia» del 38%. I «servizi di guardaroba» del 43%. Le «spese di missione» del personale del 57,5%. Per non dire delle impennate più stupefacenti: mentre destra e sinistra, dalla Lega a Rifondazione, ammettevano che andava chiusa la stagione delle autoblù, la voce «noleggio di automezzi» ha visto una impennata da 28 a 140 milioni di euro. Pari a un aumento reale del 357%.

Direte: forse usano macchine a nolo per risparmiare sulla più costosa gestione di auto e autisti interni. Può darsi: la voce non è facilmente individuabile. Ma certo se a Montecitorio va come a Palazzo Madama, l'obiezione non regge. Negli ultimi cinque anni, infatti, la spesa per il noleggio di veicoli al Senato si è impennata del 36% oltre l'inflazione mentre, in parallelo, il costo della «gestione autoparco» (da 116 a 220 mila euro) veniva quasi raddoppiato e contemporaneamente erano più che raddoppiati (più 122%) gli «acquisti di autoveicoli». E allora, come la mettiamo? E cosa sono mai i «compensi per prestazioni di carattere professionale» passati da un milione e 291 mila euro a quasi tre milioni? E come si possono spendere 35 mila euro di «tessere di riconoscimento», cioè quasi 25 mila più che nel 2001? E come possono aumentare rispettivamente del 33% e del 90%, sempre al di là dell'inflazione, le spese per «arredi e tappezzerie» e della «rilegatura di libri e periodici»? Le voci più interessanti, però, sono quelle che riguardano il personale.
Non ci era stato spiegato, cinque anni fa, che gli organici erano troppo gonfi e occorreva avviare una sana politica di riduzione degli addetti? Bene: i dipendenti della Camera (112 mila euro di stipendio medio: 26 mila più del presidente del Consiglio, dopo il taglio di qualche giorno fa) sono passati da 1.757 a 1.897: 140 in più, per un costo di oltre 212 milioni di euro di buste paga.

Quanto a quelli del Senato, erano talmente tanti allo scoppio della crisi della prima Repubblica da essere drasticamente ridotti, tra il 1992 e il 2001, da 1.028 a 871. C'erano voluti nove anni per tagliarne 157, ne sono bastati cinque per assumerne 225. E salire al record: 1.096. Di cui 358 commessi, benedetti non solo da un nome più chic («assistenti parlamentari») ma anche da uno stipendio medio di 115.419 euro. A prova di vacche magre. Dice l'Istat che in questi anni gli stipendi dei lavoratori dell'industria sono cresciuti del 2,5% rispetto all'inflazione e quelli dei dipendenti del terziario dello 0,6. Agli «assistenti» è andata meglio: ci hanno guadagnato quasi il 10%.
Averne, di anni di crisi come questi...


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Messaggiodi pamparulez il 19 ott 2006, 11:51

Mi viene da vomitare... ma basta guardare una puntata di report per star male una settimana.
I soldi in italia ci sono, c'è tutto.. è la gente che non cambia e non cambierà mai.

Cambiano i piselli, ma i c*li son sempre gli stessi diceva mio nonno a riguardo della politica italiana...
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Messaggiodi `knives` il 19 ott 2006, 12:24

ma.. domanda.. mia.. da ignorante.. tutto questa rabbia che i cittadini provano verso lo stato... non fa paura?

non puo scoppiare..una guerra.. qualcosa?
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Messaggiodi Aragorn il 19 ott 2006, 12:29

io dico che le rivoluzioni si fanno a pancia vuota e per ora più o meno abbiamo la pancia piena


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Messaggiodi `knives` il 19 ott 2006, 12:34

si sergio, ma anche l'invidia.. la rabbia.. e sentirsi tutti i giorni dire che dobiamo tirare qui e tirare li e poi vedere queste cose.. danno molto fastidio...
e personalmente.. non è che abbia molto la pancia piena..
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Messaggiodi Genesi il 19 ott 2006, 20:18

Aragorn ha scritto:io dico che le rivoluzioni si fanno a pancia vuota e per ora più o meno abbiamo la pancia piena

Quoto, purtroppo in Italia si stà ancora troppo bene (tutto tra le virgolette "" :) ) e finchè ci saranno 3/4 televsiori per abitazione 18 cellulari a famiglia (l'Ialia in questo è sempre prima), 2 macchine ecc.... tutto continuerà come sempre, poi finchè parli con le persone che ti dicono ma ieri sera chi ha vinto a Zircus? invece di parlare; ma quanti soldi ci fregano con gli 899 ecc... per votare stì s..... e ti senti rispondere: ma è un gioco è dovertente, bè direi che si capiscono molte cose. :roll: che tristezza!
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grazie a tutti coloro che vorranno partecipare
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Messaggiodi Galai il 19 ott 2006, 21:16

Direi che Genesi ha centrato a pieno il problema, c'è ricchezza diffusa, abbastanza da far si che la gente non si preoocupi o si interessi di quello che lo stato sperpera! Daltronde finchè si va avanti a forza di televoti e nn si alza un po' il livello di cultura generale....
Sempre in Rete.....There is no place like 127.0.0.1

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Tutti dicono che sono una persona orribile....ma non è vero....Ho il cuore di un ragazzino.......in un vaso sulla scrivania!!!!


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Messaggiodi nemesys_72 il 20 ott 2006, 00:06

poi se consideriamo che la gente che si siede là in parlamente ha bene o male le conoscenze di quelle tizie che tutti prendono in giro su ita1 perchè non sanno chi è dante.....

non so se avete visto le ultime puntate delle iene, i servizi in cui andavano a chiedere ai parlamentari se sapevano varie cose..

tipo una che non sapeva cos'è la consob e poi in parlamento va a votare la relazione annuale della stessa consob..
non sapevo se piangere o vom***** quando ho visto i servizi..
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