Nairobi- Diversi componenti della missione di pace inviata in Sudan dalle Nazioni Unite, denominata Unmis, sono stati accusati di abusi sessuali su minori, secondo quanto è stato rivelato ieri dal «Daily Telegraph». Il giornale britannico scrive infatti che il rapporto di un’inchiesta interna dell’Onu, datato 2005, denuncia come i mezzi dei Caschi Blu stazionino spesso di fronte ai bar ed ai ristoranti della città di Juba e come si vedano ragazzine, anche di 12 anni, salire a bordo. «Le prove suggeriscono che il personale dell’Unmis può essere stato coinvolto in abusi sessuali» conclude il rapporto.
Il «Daily Telegraph» sostiene inoltre di aver raccolto le testimonianze di almeno 20 vittime sudanesi che accusano apertamente personale civile o peacekeeper. Sulla base di tali fonti, sarebbero centinaia le minorenni costrette ad avere rapporti sessuali con dipendenti dell’Onu, scrive ancora il giornale. Interpellato, un funzionario dell’Unmis ha dal canto suo negato ogni accusa mentre dal Palazzo di Vetro non è arrivato fino ad ora nessun commento.
Le accuse arrivano in un momento particolare per la massima organizzazione internazionale. Cioè proprio all’indomani del discorso del neo segretario delle Nazioni Unite, il sudcoreano Ban Ki Moon, che è subentrato da pochi giorni al ghanese Kofi Annan, il cui mandato è scaduto il 31 dicembre 2006.
Ban aveva detto infatti di voler concentrare i suoi sforzi sul Darfur, la regione del Sudan Occidentale dove si prevede il dispiegamento di una forza Onu a integrazione del contingente internazionale dell’Unione Africana.
La missione Unmis sospettata di abusi sessuali è invece dispiegata da qualche tempo in un altra regione del Paese subsahariano, il Sud cristiano che fin dagli anni Ottanta veniva vessato dall’esercito di Khartoum, dove domina la maggioranza arabo-musulmana. Questa forza Onu fu creata nel 2005 col compito di aiutare l’applicazione del Accordo di pace complessivo (Cpa) raggiunto nel gennaio di quell'anno tra il governo sudanese ed il Movimento popolare per la liberazione del Sudan e per mettere quindi fine a 21 anni di guerra civile. La missione Unmis è composta da circa 10mila persone tra peacekeeper, poliziotti e civili provenienti da 70 paesi. E su di loro si stanno abbattendo le più pesanti accuse, anche se la loro fondatezza è ancora da dimostrare.
fonte: lapadania