Accolta all'unanimità da tutte le 27 nazioni dell'Unione Europea, la moratoria, proposta dall'Italia, per l'abolizione della pena di morte da presentare presso le Nazioni Unite. Viene così scongiurato il temuto pericolo di un'Europa divisa su una questione di fondamentale importanza.
Il novembre scorso la regione Toscana ha festeggiato i 220 anni dell'abolizione della pena capitale (fu infatti il Granducato di Toscana il primo stato al mondo a sancirne la non leggittimità il 30 novembre 1706).
Lo sdegno per la "sommaria" esecuzione di Saddam Hussein e per gli ultimi episodi avvenuti ultimamente in altri paesi sembra aver inferto un duro colpo alla credibilità di una pratica di giustizia certamente antica quanto l'uomo ma, per ricordare le parole dell'ex Presidente Ciampi, in aperto contrasto sia con i valori Cristiani sia con il pensiero umanista.
Simili tentativi sono falliti nel 94 e nel 99. Per poter imporre l'abolizione a tutti gli stati delle Nazioni Unite serviranno 97 voti favorevoli in assemblea, cifra che sembra essere ancora abbastanza lontana. L'Unione Europea conscia di questo proporrà infatti un dibattito preventivo.