Pagina 1 di 1

Vicenza: il governo ha confermato l'ampliamento della base

MessaggioInviato: 30 gen 2007, 13:51
di Aragorn
Il governo ha detto sì. La base Usa a Vicenza sarà ampliata e il ministro della Difesa lo ha ribadito oggi alla Camera. Ma l'esecutivo resterà vigile affinché «le opere siano rispettose delle esigenze delle comunità locali, l'impatto sul tessuto sociale, la viabilità, la rete dei servizi». Il governo, ha detto Parisi in aula, garantirà la «massima vigilanza sul rispetto degli accordi bilaterali per la base stessa, l'impiego operativo, la realizzazione delle opere e il loro utilizzo». Su tutto questo «sarà informato il parlamento».

Dunque, dopo le ripetute conferme di Romano Prodi nei giorni scorsi, il ministro della Difesa si è recato in aula per precisare ancora una volta le ragioni del consenso dell'esecutivo all'allargamento della base Usa a Vicenza. Il governo, ha precisato Parisi, «ha illustrato sempre una e una sola linea di orientamento, ripetendo, quasi alla lettera, la stessa esposizione affidata agli atti parlamentari che non posso che riproporre negli stessi termini».

La linea del governo, ha detto il ministro alla Camera, «muove dal riconoscimento dell'esistenza da parte del governo americano di aspettative consolidate fondate sulla disponibilità manifestata dal precedente esecutivo di corrispondere favorevolmente alla richiesta avanzata al riguardo dagli Stati Uniti». Questo, «pur in assenza di impegni compiutamente formalizzati».

La formalizzazione di tali impegni, ha commentato ancora Parisi, era «condizionata alla disponibilità di un progetto dettagliato e di un piano preciso di transizione sulla tempistica, le azioni da compiere e i costi». Tuttavia, «ritenendo non irrilevanti le obiezioni avanzate da parti significative della comunità locale e giudicando di rilievo l'impatto che il nuovo insediamento avrebbe avuto sulla città dal punto di vista urbanistico, sociale e ambientale», «il governo ha ritenuto di dare ad esse seguito solo sulla base di un pronunciamento esplicito della comunità locale».

Ripercorrendo le varie fasi dell'intera vicenda, dalla prima «richiesta orientativa» americana nell’ottobre del 2004, Parisi ha riconosciuto al precedente governo di avere accordato solo «il proprio orientamento favorevole, ferma restando la necessità di svolgere tutti gli approfondimenti relativi», senza dunque alcun impegno definitivo.

Parisi ha poi ricordato che «il 26 ottobre il Consiglio Comunale di Vicenza approva un ordine del giorno in cui esprime un parere favorevole all'accoglimento nel territorio comunale di Vicenza della 173esima brigata aviotrasportata Usa». L'ordine del giorno approvato, precisa Parisi, «pone cinque condizioni»: «assenza di voli militari connessi con l'attività operativa del reparto Usa», esonero dell'amministrazione comunale vicentina da ogni onere economico«, assenza di impatti negativi sull’attività dell'aeroporto civile Dal Molin», «salvaguardia di ogni realtà sportiva oggi esistente all'interno dell'area del Dal Molin», «impegno da parte dell'autorità Usa ad autorizzare prioritariamente e preferibilmente risorse professionali locali nella realizzazione delle strutture previste per l'insediamento».

Dopo le sollecitazioni dell'ambasciatore americano a Roma Spogli sui tempi della decisione, ha concluso Parisi, «il governo ha ritenuto di dover confermare la disponibilità a corrispondere alla richiesta avanzata dagli Stati Uniti».

fonte: lastampa

MessaggioInviato: 30 gen 2007, 15:01
di thrantir
domanda: qualche fonte ufficiale ha riportato minacce di chiusura delle basi americane attualmente attive sul suolo italiano nel caso in cui il governo non avesse autorizzato l'ampliamento?

MessaggioInviato: 30 gen 2007, 17:30
di Sempronio
Voglio ricordare che oltre il 40% delle spese di mantenimento delle basi militari USA nel nostro paese è a carico nostro. In inghilterra tale percentuale è del 25% circa ....noi siamo più generosi! Fra i vari favori c'è anche lo sconto sull'acquisto di beni quali la benzina ai familiari dei soldati.

MessaggioInviato: 30 gen 2007, 19:21
di thrantir
a prescindere da quello che dice sempronio, che condivido in pieno, mi risulta che ci siano state minacce di chiusura delle basi attualmente attive, se la richista fosse stata rifiutata... il che avrebbe significato una valanga di licenziamenti...

MessaggioInviato: 30 gen 2007, 19:43
di Sempronio
a prescindere da quello che dice sempronio, che condivido in pieno, mi risulta che ci siano state minacce di chiusura delle basi attualmente attive, se la richista fosse stata rifiutata... il che avrebbe significato una valanga di licenziamenti...


quando si dice "american way"....