Totti: il feto diventa testimonial ed è polemica

Sarà un cosa teoqualcosa, teocon, teodem, per riaffermare lo status umano dei nascituri? Sarà un'evoluzione inevitabile della pubblicità, sempre a caccia di personaggi simpatici e credibili? Sarà un'ideona venuta così, guardando la pancia di Ilary Blasi in Totti? Vai a sapere. Però alle Iene, nelle telepromozioni con Ilary, ha debuttato per la prima volta in Italia il Testimonial Feto. E fa un po' impressione, francamente. Certo, è un feto Vip-nazionalpop di grande livello. Figlio della pupa e del Pupone. La tentazione deve essere stata forte; forse già tra i venditori di pubblicità Mediaset, felici di offrire un cast stellare per promuove camerette per bambini. Certo i testi sono ben congegnati: Ilary e la sua pancia vagano tra le camerette, lei dice cosa tipo «quando arriverà Leonardo» (a casa si pensa: allora è maschio! Si chiamerà Leonardo, è un'evoluzione culturale da ceto medio riflessivo rispetto al primogenito che si chiama Christian), «questa piacerà a Pietro» (allora in ballottaggio c’è anche Pietro, come il figlio di Nanni Moretti, chissà se Veltroni gli fa da consulente), «se sarà una bambina nessun problema, questa è perfetta per lei» o cose del genere (ma allora non hanno voluto sapere il sesso! Oppure lo tengono segreto per tenere in ansia il Paese, chissà).
Gli effetti sperati, probabilmente dovrebbero essere: tenerezza per la bella mamma incinta e il nascituro; curiosità per un nascituro figlio di celebrità che debutta in video dalla pancia; identificazione nella quasineomamma bis se si hanno o aspettano bambini e si hanno problemi di arredamento. Però il feto telepromozionale fa un po' impressione, alla fine. Alle medie mamme italiane scaramantiche, quelle che non dicono niente prima del quarto mese, quelle che non si sentono tranquille finché non vengono riportate a casa con un neonato polemico e urlante. Ilary è più avanti, senza dubbio. Oppure non ha saputo dire di no all'ideona dei pubblicitari. E poi un feto non protesta (oddio, può protestare prendendola a calci durante le registrazioni, ma è sopportabile).
Ma davvero Totti e Ilary hanno bisogno di ulteriori soldi grazie all'utilizzo di figli non ancora nati? Davvero sarà un buon precedente? Come spot per le famiglie, ci aspetteremmo cose più sobrie, vista la situazione (la Chiesa fa pressing, la classe politica trema, e il feto di famiglia regolare più famoso d'Italia appare in tv per soldi, anche se non lo sa; mah).
Gli effetti sperati, probabilmente dovrebbero essere: tenerezza per la bella mamma incinta e il nascituro; curiosità per un nascituro figlio di celebrità che debutta in video dalla pancia; identificazione nella quasineomamma bis se si hanno o aspettano bambini e si hanno problemi di arredamento. Però il feto telepromozionale fa un po' impressione, alla fine. Alle medie mamme italiane scaramantiche, quelle che non dicono niente prima del quarto mese, quelle che non si sentono tranquille finché non vengono riportate a casa con un neonato polemico e urlante. Ilary è più avanti, senza dubbio. Oppure non ha saputo dire di no all'ideona dei pubblicitari. E poi un feto non protesta (oddio, può protestare prendendola a calci durante le registrazioni, ma è sopportabile).
Ma davvero Totti e Ilary hanno bisogno di ulteriori soldi grazie all'utilizzo di figli non ancora nati? Davvero sarà un buon precedente? Come spot per le famiglie, ci aspetteremmo cose più sobrie, vista la situazione (la Chiesa fa pressing, la classe politica trema, e il feto di famiglia regolare più famoso d'Italia appare in tv per soldi, anche se non lo sa; mah).