Bologna, inzia il processo per Tommy
La folla contro Alessi: "Maiale muori"
BOLOGNA - Quando Mario Alessi entra nel palazzo di giustizia di Bologna per assistere all'udienza che lo dovrebbe rinviare a giudizio per il sequestro di Tommy, dal capannello di gente che attendeva il cellulare si alza un grido: "Maiale, muori!"
Era il 2 marzo scorso quando fu rapito e ucciso a Casalbaroncolo, in provincia di Parma, il piccolo Tommaso Onofri di 17 mesi. Ma il legale del principale accuato di sequestro e omicidio giura che "non è lui l'assassino di Tommy". L'avvocato sostiene che il muratore di Parma è innocente e annuncia un supertestimone che scagionerebbe il suo assistito: "Il testimone c'è - ha detto Laura Ferraboschi - e ai giudici ho fatto nome, cognome e indirizzo; è importante per la difesa ma, per un coimputato potrebbe essere un testimone da distruggere".
Il giudice dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di Mario Alessi, della sua compagna Antonella Conserva, che avrebbe dovuto fare la carceriera del piccolo Tommy, del capomastro Pasquale Barbera, e del complice Salvatore Raimondi. In aula sono presenti tutti e quattro gli indagati e ci sono anche i genitori di Tommy, Paolo Onofri e Paola Pellinghelli, che hanno voluto rivedere in faccia i presunti assassini del loro figlio.
A palazzo di giustizia è arrivato anche il padre di Raimondi, Calogero, che ha svelato la confessione di suo figlio: "Salvatore mi ha raccontato che Alessi gli aveva promesso un milione di euro, e che il padre del bambino era d'accordo. Non lo perdono. Se ha sbagliato è giusto che paghi per quello che ha fatto, ma mi ha giurato e stragiurato, che non è stato lui ad uccidere Tommaso".
I legali di Raimondi e Barbera chiederanno il rito abbreviato, mentre quelli di Alessi e della Conserva sono decisi ad affrontare il dibattimento, in un processo pubblico in Corte d'Assise che si terrà a Parma in settembre. Antonella Conserva "dopo la confessione di Alessi - hanno spiegato gli avvocati - si è allontanata da lui. Lo rispetta solo perchè è il padre di suo figlio. Lei non ha nulla di cui pentirsi perchè non ha fatto nulla: è completamente estranea ai fatti".
Il legale di Salvatore Raimondi ha spiegato che chiederà il rito abbreviato, e quindi lo sconto di pena, perchè "il mio cliente è reo confesso dal primo momento. Salvatore ha sempre detto che Tommy lui l'ha lasciato vivo nelle mani di Alessi. Sul perchè Alessi abbia fatto quello che ha fatto lui non sa niente".
Durante l'udienza, infine, il comune di Parma cercherà di costituirsi parte civile: una richiesta alla quale l'avvocato di Alessi, che sta scontando in carcere una condanna a 6 anni per violenza sessuale, ha già detto che si opporrà.