Ammazzavo anche mio marito se avesse provato a fermarmi

Tutte le vecchie discussioni di Agorà. La sezione permette solo di rispondere ai messaggi pre-esistenti ma non di creare nuove discussioni.

Moderatori: thrantir, patrix78, Beleg

Ammazzavo anche mio marito se avesse provato a fermarmi

Messaggiodi Aragorn il 18 mar 2007, 14:44

ERBA (Como) — «Io capisco che non ci vuole nessuno, hanno ragione», conclude lei ogni volta che le chiedono se qualcuno è andato a trovarla in carcere. Lui, invece, non fa commenti. Ogni tanto chiede di suo fratello, ma a essere proprio sinceri, spiega, non si aspetta di vederlo comparire in sala colloqui. Non adesso, non ancora. «È troppo presto», considera lui stesso. Sono passati solo tre mesi. Tre mesi fa Rosa Bazzi e Olindo Romano erano due persone soddisfatte. «Adesso sì che si sta bene» commentò lei una sera. Era quasi Natale. Nel cortile di via Diaz (casa loro), regnava il silenzio. «Finalmente » disse Rosa, intercettata. I due - gli assassini della strage di Erba - stavano vivendo in «beata pace», come la definì lei. In pace, perché non c’era più Raffaella Castagna, la vicina tanto odiata («Lei e il marito ci rendevano la vita impossibile, con continui rumori »); non c’era più Youssef, due anni, figlio di Raffaella; non c’era più Paola Galli, la nonna di Youssef; e non c’erano più nemmeno i vicini dell’ultimo piano, Valeria Cherubini e Mario Frigerio.
La sera dell’11 dicembre Rosa e Olindo li avevano ammazzati tutti, escluso Frigerio, preso a calci e pugni e poi sgozzato ma salvo, perché creduto morto. Ecco, era «finalmente» il tempo della «beata pace». L’8 gennaio gli arresti. Il 10 la confessione. Eda allora un solo pensiero: incontrarsi, parlarsi, consolarsi a vicenda. Fra le mura del carcere Bassone di Como. Lui taciturno, scontroso, introverso. Lei certo più esuberante, ma preoccupata. «Olindo è dimagrito, è giù, sono in pensiero per lui» ripete all’avvocato Pietro Troiano. Eppure se ripensa alla sera della carneficina, a quei minuti di urla, sangue, fuoco (i due incendiarono l’appartamento di Raffaella nel tentativo di far sparire le tracce) Rosa si riscopre ogni volta più determinata: «Dovevo fare quello che ho fatto. In quei momenti avrei ammazzato anche Olindo, se avesse tentato di fermarmi ». Pietro Troiano non fa che dirlo dalla prima volta che li ha incontrati: «È lei l’artefice di tutto. Lui ha un ruolo minore».
Lei è l’«anima nera» dei due, secondo questa tesi. Una donna capace di ammettere che avrebbe «ammazzato pure lui» e di ordinare, un minuto dopo, una torta da mandare nella cella al piano terra, da Olindo, per il giorno del suo compleanno (il 10 febbraio). Olindo Romano è dimagrito di 12 chili. Poco cibo e tante, tantissime, sigarette. Nella sua cella — la numero 1, due metri per tre—passa il tempo guardando senza troppo interesse la televisione, leggendo libri in prestito dalla biblioteca del carcere e, più spesso, fissando il soffitto. Legge di tutto, maspecialmente romanzi e la trilogia di Oriana Fallaci. Uno dei libri l’ha restituito sottolineato e scarabocchiato nelle parti che parlavano di rabbia e rancore, di episodi di collera verso i bambini.
È materia buona per gli psicologi e i suoi scarabocchi sono stati segnalati in un rapporto alla direzione del penitenziario. Conta il tempo a partire dal giovedì, Olindo. Perché ogni giovedì vede Rosa, un’ora prevista dal regolamento. Ma quel tempo non basta mai. «Vorrei vedere di più mia moglie perciò le chiedo di accordarmi delle ore straordinarie di colloquio» ha scritto in una lettera mandata al direttore tre giorni fa. Per adesso nessuna risposta. Così il «mostro» di Erba anche questa settimana ha azzerato il suo conto alla rovescia e ha ricominciato a contare, fino a giovedì prossimo. «Sinceramente non so quantomio marito può resistere in una situazione così dura » si è chiesta lei in uno degli ultimi colloqui con l’avvocato.
Olindo Romano è sempre più taciturno, poche parole con gli agenti della polizia penitenziaria, poco da dire anche al suo legale, a infermieri e medici che ogni giorno lo visitano, agli assistenti sociali che passano a trovarlo o agli psichiatri che si stanno occupando della perizia della difesa. E poi non esce quasi mai nelle due ore d’aria (una al mattino, una al pomeriggio) che potrebbe usare per passeggiare in cortile. Da solo, s’intende. Perché lui, come la moglie, è ancora in isolamento, quindi niente contatti (mai) con gli altri detenuti, sorveglianza a vista 24 ore su 24, controllo della posta e permesso di detenere soltanto oggetti e indumenti indispensabili. Certo non il ferro da stiro che lei avrebbe voluto i primi giorni di detenzione, richiesta in linea con l’immagine di donna «maniaca della pulizia», come tutti la credono. E invece no.
Ammesso che fosse davvero quello il suo chiodo fisso, Rosa Bazzi in carcere è diversa. Pulisce la sua cella una volta ogni 3-4 giorni e, come lui, è apatica, non mette mai piede fuori per l’ora d’aria, poca tivù, poche letture: Famiglia Cristiana regalata dal cappellano della prigione è la rivista più sfogliata, per il resto Rosa sembra indifferente quasi a tutto salvo agli incontri del giovedì. Però, a differenza di lui, parla molto. Attacca bottone ogni volta che può, «è un fiume in piena e spesso dice cose sconclusionate» conferma l’avvocato. Solo quando è insieme a lui segue un filo logico preciso: lo scuote, cerca di farlo reagire, di dargli coraggio perché, dice «l’ho coinvolto io, da solo lui non l’avrebbe mai fatto». Capita ancora adesso che la moglie di Olindo legga o ascolti servizi sulla strage di Erba, «ma perché — si lamenta — non parlano più di noi in televisione?». L’avvocato Troiano a volte non risponde nemmeno. Se immagina le scene della strage, se proprio deve pensare a una cosa che più di tutto l’ha colpito dice che «in realtà a me fa impressione tutta la storia, mi fa impressione che non provino sentimenti».
Giusi Fasano
18 marzo 2007


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

Avatar utente
Aragorn
Site Admin
Site Admin
 
Messaggi: 21155
Iscritto il: 06 ago 2004, 23:45
Località: Lunà Cepeen (varès)

 

Messaggiodi `knives` il 18 mar 2007, 20:20

che shifo di persone
vogliadidolci.wordpress.com
Avatar utente
`knives`
Moderatore
Moderatore
 
Messaggi: 6246
Iscritto il: 24 mar 2005, 01:57

Messaggiodi nemesys_72 il 18 mar 2007, 22:02

troppo grande la cella 2*3 ..
1*2 ci vorrebbe, niente tv, niente libri o altro..
Mors Omnia Aequat
Immagine
Avatar utente
nemesys_72
Magister
Magister
 
Messaggi: 21760
Iscritto il: 11 feb 2005, 14:56
Località: Il Veneto è la mia Patria..


Torna a Old Agorà

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite