i traffici loschi dei cinesi: pedofilia e prostituzione

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i traffici loschi dei cinesi: pedofilia e prostituzione

Messaggiodi Aragorn il 19 apr 2007, 15:00

Alla Commissione Antimafia avevano capito di avere a che fare con una comunità ad altissimo rischio. Con due relazioni al Parlamento, nel 2003 e nel 2006, avevano lanciato un allarme preciso. Non sono stati ascoltati e ora, da circa un migliaio di reati l'anno commessi da immigrati cinesi in Italia tra il 2000 e il 2002, si è passati a 5.219 denunce penali nel 2004. E gli ultimi dati disponibili, relativi ai primi sei mesi del 2005, confermano la tendenza: 3.398 cinesi denunciati. Se si proietta il risultato al semestre successivo, si arriva a 7mila reati l'anno, con un'incidenza significativa delle segnalazioni per associazione a delinquere, anche di tipo mafioso.
Quando si moltiplica per cinque (o per sette) nel giro di 4-5 anni, non si tratta più soltanto di una tendenza alla ere -scita costante del tasso di criminalità, ma di una vera e propria esplosione, che corrisponde ormai al 5% sul totale della popolazione cinese sul nostro territorio, circa lOOmila persone. Fatte le proporzioni, è come se quasi tre milioni di italiani fossero delinquenti abituali. E non ladri di polli, ma gangster intemazionali che parlano dialetti incomprensibili alle forze dell'ordine e si mascherano abilmente dietro attività di copertura apparentemente lecite.
A organizzare la vita degli Huaquiao -i cinesi all'estero-, sono due istituzioni, distinte ma convergenti. Da un lato la Repubblica popolare che dagli immigrati «riceve non pochi benefìci, ed ha anche costituito un apposito "Ufficio degli Affari degli Huaquiao" posto sotto il duetto controllo dell'esecutivo», spiega l'Antimafia. Dall'altro, una vera e propria mafia, con «riti di iniziazione alla consorteria criminale» e «riferimenti simbolici (il riso, il sangue) che proiettano il legame instauratosi tra gli associati in ambiti esistenziali verosimilmente trascendenti i concetti di tempo e di luogo tradizionali».
In qualche modo, i clandestini che sbarcano in Italia dopo aver pagato tra gli 8mila e i 20mila euro per il viaggio e i documenti falsi, devono rifarsi dell'investimento. E senza troppe remore, se è vero che tra i reati commessi dai cinesi si ritrova in testalaricettazione, seguita da favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, contrabbando, lesioni dolose, fino alla contraffazione di marchi e prodotti industriali. Tutti reati contro il patrimonio, confurti, rapine, estorsioni e minacce. Ma un aspetto inquietante sono le 74 denunce per sfruttamento della prostituzione e pornografìa minorile. E c'è chi dice che sono le nostre regole a soffocare labro libertà.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Messaggiodi nemesys_72 il 19 apr 2007, 15:18

eh, non son bravi ragazzi, ma si sapeva già da molto..
purtroppo in italia si ragiona poco e male, quindi.. :evil:
Mors Omnia Aequat
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