MANFREDONIA - Avrebbe violentato una bimba di otto anni, disabile e sua parente stretta e avrebbe filmato le prestazioni sessuali con il suo videocellulare; poi avrebbe ceduto il materiale prodotto a un gruppo di suoi amici. Protagonista di questi episodi un giovane di 24 anni di Manfredonia che è stato arrestato da agenti del locale commissariato di polizia.
Il giovane, che ha ammesso le proprie responsabilità, è accusato di delitti a sfondo pedopornografico su una bambina affetta da grave disabilità motoria. Secondo l'accusa, l'arrestato avrebbe mostrato alla bimba filmati pornografici, per sollecitarne la curiosità erotica, e poi l'avrebbe costretta a compiere atti analoghi su di lui. L'uomo è anche accusato di averle usato violenza e di averla minacciata per costringerla a soddisfare le sue pretese sessuali.
Le indagini degli agenti del commissariato furono avviate nell'agosto dell'anno scorso in seguito ad un episodio che inizialmente non aveva destato grande preoccupazione. Durante una festa in campagna, alla quale era stato invitato anche il ventiquattrenne, i genitori della piccola si accorsero che la bambina era scomparsa. Poco tempo dopo fu trovata nascosta tra gli alberi insieme al suo parente.
La piccola era apparsa molto sconvolta ma, inizialmente non fu dato molto peso a quella circostanza, fino a quando la mamma della vittima non apprese da un parente, che del loro giovane parente si diceva che fosse un pedofilo. La donna cercò, allora, di parlare con sua figlia che dopo un po' confidò ai genitori quello che aveva dovuto subire e le varie circostanze in cui questi episodi erano avvenuti.
Le indagini portarono alla luce anche un altro episodio: l'arrestato, già in passato era stato sorpreso nel bagno di un ristorante con un'altra bimba, trovata con le mutandine abbassate. Quell'episodio non ha ancora avuto un esito giudiziario.