I matrimonio durano in media 14 anni e boom divorzi

ono fortemente aumentati i divorzi in Italia nell'ultimo decennio. Secondo i dati Istat diffusi oggi, infatti, nel 2005 i divorzi sono stati 47.036, con un aumento del 74% rispetto al 1995. Le separazioni, sempre nel 2005, sono state 82.291, con un incremento del 57,3%, sempre rispetto a dieci anni prima. Nel 2005 i divorzi hanno continuato a crescere anche sull'anno precedente ed hanno registrato un incremento del 4,3% rispetto al 2004. Sempre nel 2005 sono invece risultate in flessione le separazioni ,che hanno registrato un -1,1% rispetto al 2004.
151 divorzi e 272 separazioni ogni 1000 matrimoni
In sostanza, se nel 1995, ogni 1.000 matrimoni si verificavano 158 separazioni e 80 divorzi, dieci anni dopo le separazioni sono arrivate a 272 e i divorzi a 151. La tendenza a ricorrere al divorzio non è uniforme, ci fa poi sapere l'Istat, e si divorzia più al nord che al sud. Nel Nord, sempre nel 2005, si rilevano infatti 6,2 separazioni e 4 divorzi ogni 1.000 coppie coniugate, contro 4,2 separazioni e 1,8 divorzi nel Sud.
Più divorzi al Nord che al Sud
La Liguria è la regione dove ci si separa di più, 8 separazioni e 5,8 divorzi ogni 1.000 coppie coiniugate, seguita dalla Valle d'Aosta, con 7,6 separazioni e 5,6 divorzi ogni 1.000) e dal Lazio, con 7,9 separazioni e 4 divorzi ogni 1.000. In fondo alla scala ci sono la Basilicata. con 3 separazioni e 1,2 divorzi ogni 1.000 coppie coniugate, la Calabria, con 3 separazioni e 1,4 divorzi, e la Puglia, 3,8 separazioni e 1,6 divorzi.
Preferiti separazioni e divorzi consensuali
Nel 2005 si sono chiuse consensualmente l'85,5% delle separazioni e il 77,6% dei divorzi. Circa l'82% delle separazioni giudiziali è concesso per intollerabilità della convivenza, il 14,6% con addebito al marito e il 3,5% con addebito alla moglie. Ricorrono al rito consensuale più le coppie che vivono al nord che quelle che risiedono al sud: le prime nell'89% delle separazioni e nell'80,8% dei divorzi; le seconde rispettivamente nel 76,7% e 64,1% delle cause. Occorre comunque tener conto - avverte l'Istat - che la procedura consensuale è condizionata anche dalla diversità di durata della causa e dei costi. E la 'consensuale' dura in media 150 giorni contro gli 886 del rito contenzioso per la separazione e i 634 per il divorzio.
Gli uomini chiedono di più la separazione, gli uomini di più il divorzio
A chiedere la separazione sono più le donne, mentre sono più uomini separati a chiedere il divorzio.Nel 2005, il 71,7% delle richieste di separazione è stato presentato dalla moglie, mentre il 56,3% delle istanze di divorzio è stato presentato dal marito.
Ci si lascia intorno ai 40 anni, dopo matrimoni tardivi
Quanto all'età, nel 2005 all'atto della separazione i mariti avevano mediamente 43 anni e le mogli 40. Ci si sposa più tardi e cala quindi la quota di coniugi che si separano prima dei 30 anni, gli uomini passando dal 7,3% del 2000 al 4,7% del 2005, e le donne dal 16,8% all'11,5%9.
Il 45,4% delle coppie lascia la casa dove ha vissuto
Nel 2005 il 45,4% delle coppie che ha divorziato ha lasciato la casa dove ha vissuto il matrimonio per delle abitazioni autonome e distinte. Per le separazioni, sempre nel 2005 la casa dove la famiglia viveva prima del provvedimento del giudice e' stata assegnata alla moglie nel 57,4% dei casi, al marito nel 21,7% e a nessuno dei due circa
nel 19%, in quanto entrambi i coniugi sono andati a vivere altrove, ossia in abitazioni autonome e distinte, come avviene invece soprattutto per i divorzi.
Le differenze tra i coniugi si appianano se ci sono figli affidati
In queste circostanze, infatti, la casa familiare viene attribuita al genitore affidatario nel 60,4% dei casi se si tratta del padre, nel 73,1% se e' invece la madre.
Le cause di separazione e divorzio che nel 2005 si sono concluse prevedendo una forma di sostentamento economico a favore del coniuge costituiscono rispettivamente il 25% e il 12,9% del totale. L'importo mensile del contributo economico a favore del coniuge risulta mediamente pari a 495,37 euro nelle separazioni e a 472,87 euro nei divorzi.
151 divorzi e 272 separazioni ogni 1000 matrimoni
In sostanza, se nel 1995, ogni 1.000 matrimoni si verificavano 158 separazioni e 80 divorzi, dieci anni dopo le separazioni sono arrivate a 272 e i divorzi a 151. La tendenza a ricorrere al divorzio non è uniforme, ci fa poi sapere l'Istat, e si divorzia più al nord che al sud. Nel Nord, sempre nel 2005, si rilevano infatti 6,2 separazioni e 4 divorzi ogni 1.000 coppie coniugate, contro 4,2 separazioni e 1,8 divorzi nel Sud.
Più divorzi al Nord che al Sud
La Liguria è la regione dove ci si separa di più, 8 separazioni e 5,8 divorzi ogni 1.000 coppie coiniugate, seguita dalla Valle d'Aosta, con 7,6 separazioni e 5,6 divorzi ogni 1.000) e dal Lazio, con 7,9 separazioni e 4 divorzi ogni 1.000. In fondo alla scala ci sono la Basilicata. con 3 separazioni e 1,2 divorzi ogni 1.000 coppie coniugate, la Calabria, con 3 separazioni e 1,4 divorzi, e la Puglia, 3,8 separazioni e 1,6 divorzi.
Preferiti separazioni e divorzi consensuali
Nel 2005 si sono chiuse consensualmente l'85,5% delle separazioni e il 77,6% dei divorzi. Circa l'82% delle separazioni giudiziali è concesso per intollerabilità della convivenza, il 14,6% con addebito al marito e il 3,5% con addebito alla moglie. Ricorrono al rito consensuale più le coppie che vivono al nord che quelle che risiedono al sud: le prime nell'89% delle separazioni e nell'80,8% dei divorzi; le seconde rispettivamente nel 76,7% e 64,1% delle cause. Occorre comunque tener conto - avverte l'Istat - che la procedura consensuale è condizionata anche dalla diversità di durata della causa e dei costi. E la 'consensuale' dura in media 150 giorni contro gli 886 del rito contenzioso per la separazione e i 634 per il divorzio.
Gli uomini chiedono di più la separazione, gli uomini di più il divorzio
A chiedere la separazione sono più le donne, mentre sono più uomini separati a chiedere il divorzio.Nel 2005, il 71,7% delle richieste di separazione è stato presentato dalla moglie, mentre il 56,3% delle istanze di divorzio è stato presentato dal marito.
Ci si lascia intorno ai 40 anni, dopo matrimoni tardivi
Quanto all'età, nel 2005 all'atto della separazione i mariti avevano mediamente 43 anni e le mogli 40. Ci si sposa più tardi e cala quindi la quota di coniugi che si separano prima dei 30 anni, gli uomini passando dal 7,3% del 2000 al 4,7% del 2005, e le donne dal 16,8% all'11,5%9.
Il 45,4% delle coppie lascia la casa dove ha vissuto
Nel 2005 il 45,4% delle coppie che ha divorziato ha lasciato la casa dove ha vissuto il matrimonio per delle abitazioni autonome e distinte. Per le separazioni, sempre nel 2005 la casa dove la famiglia viveva prima del provvedimento del giudice e' stata assegnata alla moglie nel 57,4% dei casi, al marito nel 21,7% e a nessuno dei due circa
nel 19%, in quanto entrambi i coniugi sono andati a vivere altrove, ossia in abitazioni autonome e distinte, come avviene invece soprattutto per i divorzi.
Le differenze tra i coniugi si appianano se ci sono figli affidati
In queste circostanze, infatti, la casa familiare viene attribuita al genitore affidatario nel 60,4% dei casi se si tratta del padre, nel 73,1% se e' invece la madre.
Le cause di separazione e divorzio che nel 2005 si sono concluse prevedendo una forma di sostentamento economico a favore del coniuge costituiscono rispettivamente il 25% e il 12,9% del totale. L'importo mensile del contributo economico a favore del coniuge risulta mediamente pari a 495,37 euro nelle separazioni e a 472,87 euro nei divorzi.