Una gatta di nome Spice ha attraversato l'Oceano Pacifico a bordo di un container rimanendo per tutto il tempo senza cibo né acqua. Il fatto è sorprendente, tanto da stimolare qualche ipotesi, specie per quanto concerne la privazione d'acqua.
In un piccolo villaggio delle Hawaii, Pamela Escamilla e suo marito stavano caricando un container con gli arredi della casa, quando hanno perso divista, Spice, la loro gatta di tre anni. Il container è partito il 15 giugno e i due giovani hanno preso un volo, chiedendo ai vicini di avvertirli qualora Spice fosse tornata. Dopo tre settimane il container è arrivato nella nuova abitazione in California, a San Bernardino, e la famiglia lo ha aperto per scaricarne il contenuto. Vedendo alcuni ciuffi di pelo sul pavimento Escamilla si è insospettita e si è calata subito tra gli imballi. «Ho visto spuntare una testolina pelosa in mezzo a due biciclette e ho cominciato a urlare, perché quella era di sicuro la mia Spice», ha dichiarato la giovane padrona.Dopo un'attenta visita e gli esami di routine, il veterinario ha sentenziato che, nonostante la disidratazione avesse causato qualche danno renale reversibile, la prognosi era buona e Spice se la sarebbe cavata.
I felini, allo stato selvatico o domestico, sono puri carnivori con elevatissime esigenze di proteine e grassi rispetto al cane, all'uomo e agli altri mammiferi onnivori. Il gatto, già in età pediatrica, abbisogna di 1,5 volte le proteine di cui necessita un cane. In età adulta arriva a valori di 4 - 5 volte tanto, non riuscendo a metabolizzare bene i carboidrati semplici e complessi (zuccheri, pasta, riso e amidi in generale) su cui si basa invece l'alimentazione degli onnivori. Un esempio della grande differenza che c'è tra i canidi e i felidi è questo: quando in natura i lupi, o altri canidi, uccidono una preda erbivora; si nutrono del
pacchetto intestinale che contiene vegetali. I felini, al contrario, iniziano a mangiare la testa dove è contenuto il cervello, ricco di grassi e proteine, scartando il pacchetto intestinale.
Il fatto che Spice sia sopravvissuta dopo tre settimane di to -tale digiuno non deve destare però troppa sorpresa per quanto riguarda il cibo. Il suo metabolismo, basato in gran parte sulle proteine e sui grassi, pur andando incontro, con il digiuno, al fenomeno della lipidosi epatica (accumulo di grassi nel fegato), è in grado di spremere le calorie necessarie alla vita cellulare dagli elevati quantitativi di riserve proteiche e lipidiche che si trovano nel suo organismo.
Forti dubbi riguardano la privazione d'acqua. Per quanto il gatto beva pochissimo, assumendo l'acqua tramite il cibo "umido" e riesca a concentrare le urine più degli altri animali, tre settimane senza il prezioso liquido dovrebbero portare a una disidratazione e a danni re-
nali incompatibili conia vita. Sicuramente avrà bevuto le proprie urine ed è probabile che, all'interno del container, si sia formata della condensa, provvidenziale per assumere piccoli quantitativi d'acqua. Qualcuno ha malignato che nel container ci fossero dei topi, ma sono solo "rumours".
L'uomo, invece, può resistere circa dieci giorni senz'acqua e venti senza cibo, mentre il cane ha una resistenza superiore anche al gatto. Durante il disastro dell'uragano Katrina molte persone dovettero abbandonare i loro animali nelle case con qualche scatolettaeunpo' d'acqua. Un pastore tedesco di sei mesi fu trovato dalla veterinaria Sandy Taylor dopo 72 giorni dall'abbandono. Di cer to sappiamo che è ri masto per oltre quindici giorni senz'acqua e per quaranta privo di cibo. Oggi è vivo e abita con chi l'ha salvato.
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