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Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 24 set 2007, 20:40
di Aragorn
NEW YORK - L'Iran non riconosce Israele, perché "è un regime basato sulla discriminazione e l'occupazione": lo ha detto il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, rispondendo in videoconferenza da New York ai giornalisti a Washington. Ahmadinejad ha anche ribadito i propri interrogativi sull'Olocausto, chiedendosi perché "se è davvero una realtà, non vengono permesse più ricerche". Inoltre, ha aggiunto il presidente iraniano, perchè se l'Olocausto è avvenuto in Europa, "devono pagarne le conseguenze i palestinesi?".

Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad in visita ufficiale negli Stati Uniti è un fiume in piena di dichiarazioni, annunci e appelli; ha un'agenda fitta di appuntamenti con i giornalisti e domani è atteso al Palazzo di Vetro sulla First avenue. Un blitz mediatico che non piace affatto alla Casa Bianca e a molti opinionisti statunitensi, anche democratici. Ahmadinejad ha già dimostrato di essere un abile comunicatore, uno che sa sfruttare tempi e modi della comunicazione. New York, poi, è un proscenio perfetto per mandare messaggi e dettare l'agenda della politica estera internazionale. Il leader iraniano aveva chiesto di poter andare a visitare Ground Zero. Una scelta che assomiglia tanto a una provocazione. Non se ne parla neppure, gli ha risposto la Casa Bianca. "Una farsa" l'ha definita il segretario di Stato Condoleezza Rice: "Abbiamo detto più volte che siamo pronti a cambiare se gli iraniani cambiano e sospendono il processo di arricchimento dell'uranio". Una condizione imprescindibile.

Prima tappa del blitz mediatico è stato l'incontro con un gruppo di ebrei ortodossi anti-sionisti che si batte per lo smantellamento pacifico dello stato di Israele.
"Ahmadinejad non è contro Israele, non è contro gli ebrei. Ha fatto del bene a Israele con donazioni di beneficenza" ha detto il rabbino Ysroel Dovid Weiss, portavoce del gruppo che lo ha incontrato nel suo albergo a Midtown. Poi il presidente iraniano si è diffuso nello spiegare ai giornalisti che l'Iran "ha sempre avuto una politica difensiva, non offensiva" e che non ha mai cercato di espandere il suo territorio". Ahmadinejad non crede poi gli Stati Uniti stiano preparandosi ad attaccare l'Iran. E' solo propaganda e rabbia: "Molto di questo tipo di discorso nasce da rabbia. Inoltre serve a scopi elettorali interni in questo paese. Terzo, serve come copertura per il fallimento della politica in Iraq".

Dopo le esternazioni nella hall dell'albergo, il leader
iraniano ha preso parte alla video-conferenza con i giornalisti del National Press Club di Washington mentre fuori c'erano cori di proteste organizzati da organizzazioni filo israeliane. "Sono sorpreso che in un paese che dice di avere la libertà di espressione, ci siano persone che vogliono prevenire altre dal parlare" ha detto. E poi, nuovo maestro di libertà: "L'Iran si oppone al modo in cui il governo americano gestisce le vicende mondiali. E' sbagliato e punta allo spargimento di sangue". E se fosse potuto andare a Ground zero, avrebbe "sollevato domande sulle cause di fondo che hanno provocato la strage". Infine: "L'Iran è il paese più libero e più illuminato del mondo. Comprese le donne". Chi dice il contrario, come Amnesty International e Reporters sans frontieres, "non è mai stato in Iran".

Il dibattito alla Columbia University è cominciato con un attacco durissimo del presidente Lee Bollinger: "E' un crudele dittatore". Nei pressi del campus, che ha chiuso i cancelli, ci sono tafferugli e disordini. Domani Ahmadinejad parlerà all'Assemblea Generale dell'Onu.

fonte corsera

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 01:23
di takion
Sicuramente ognuno tende a tirare l'acqua al proprio mulino, però Ahmadinejad non mi sembra così propenso a guerreggiare e se anche un rabbino ebreo lo "esalta" vuol dire che c'è un'altra verità, nascosta, ma c'è.

Vorrei fare io una domanda a Bush: ma quando anche l'Iran finirà il petrolio, che dovrà fare? Comprarlo dagli USA? Mi sembra ridicolo, ed inoltre ci son Stati che potenzialmente potrebbero essere pericolosi eppure usano energia nuke. Se l'Iran vuole partecipare al tavolo di pace, non vedo perché non accettarlo... mi ricorda troppo i dispetti tra bambini. Una volta che rispetta i patti non c'è problema.

Penso bisogna dare fiducia, almeno un minimo altrimenti passeranno sì da paranoici.

Mah, forse anche questo fa parte del chiacchierato New World Order...

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 11:01
di Aragorn
dagli usa? ma se nn riescono a pareggiare il proprio fabbisogno e più facile che lo comprino dai marziani....

il bluff di Ahmadinejad: siamo per la pace

MessaggioInviato: 25 set 2007, 13:41
di Aragorn
l'iran è un paese libero da noi non esistono gli omosessuali

L'Iran non ha bisogno della bomba nucleare («a cosa serve l'atomica?»), e non è vero che Teheran e gli Usa arriveranno a fare la guerra («ci sono solo differenze di opinioni da comporre, è guerra psicologica»). Non attaccheremo nessuno. Il presidente iraniano lo aveva detto nell'intervista di domenica alla Cbs prima di tenere l'annunciata e controversa lezione alla Columbia University e lo ha ripetuto in altre dichiarazioni. È quella del bluffatore la parte che Mahmoud Ahma-dinejad sta giocando negli Usa: ha messo la maschera e se la toglierà quando tornerà a casa. Alla Columbia, dove ha parlato nel primo pomeriggio, ha attaccato i grandi poteri che sfruttano la scienza costruendo armi nucleari e impediscono ad altri Paesi di svilupparsi in pace. «La scienza è un dono di Dio», e non va negata ai Paesi minori che la vogliono: tradotto, abbiamo il diritto a fare le centrali nucleari anche noi. Ha poi preso le parti della Palestina contro
Israele, e ha chiesto perchè in Occidente si reprimono gli storici che cercano di «studiare l'Olocausto da altre prospettive», in pratica ribadendo il diritto di negare che sia mai avvenuto. È insomma andata come previsto. È stato offerto un palco al moderno Hitler, e lui ha usato la tolleranza altrui per avanzare le sue ragioni. «Siamo una nazione pacifica», ha persino concluso tra gli applausi della sala. Unica caduta di tono: «Da noi non ci sono omosessuali», ha detto quando gli è stato contestato che sono condannati amorte.
Il presidente dell'ateneo Lee Bollinger aveva accolto l'ospite con una serie di accuse dirette all'Iran (su Israele, repressione interna, piani nucleari, armi ai terroristi) che Bush non avrebbe fatto di meglio. Risultato? Ahmadinejad gli ha dato del maleducato e del bugiardo. E quando gli è stato chiesto se «voleva davvero distruggere Israele» non ha risposto , ma ha detto che la soluzione è un referendum tra i palestinesi.
Non sono mancate certamente le proteste, soprattutto lungo i viali di Harlem che fiancheggiano
l'università. Ma nessuna bandiere iraniana è stata bruciata, perchè dare i vessilli (solo se a stelle e strisce) è un'esclusiva degli estremisti antiamericani, a Teheran come a Washington o a Roma. Gli unici tafferugli sono stati provocati da un gruppetto di studenti arabi che si sono presentati con un cartellone inneggiante al "fungo atomico su Israele".
Nell'auditorium, lo stesso dove non era stato permesso di parlare mesi fa all'americano leader dei "minutemen", i gruppi civici che si oppongono alle immigrazioni dei clandestini dal Messico, il "fratello" di Chavezhaparlato per oltre mezzora. C'era grande attesa perchè l'oratore si è fatto precedere dalla promozione a " Socrate del Terzo Millennio" che gli è stata attribuita dal suo minculpop una settimana fa: l'ufficio della presidenza di Teheran ha diffuso un documento di 15 pagine che lo definisce così perchè, analizzando discorsi e lettere scritte da Ahmadinejad, i lecchini linguisti hanno concluso che il presidente «ragiona e discute esattamente come Socrate faceva nella Grecia Antica, disarmando gli altri interlocutori e attraverso i suoi taglienti argomenti e usando principalmente l'ironia, come nelle lettere scritte al Papa Benedetto,a Bush e al premier tedesco Angela Merkel». Ironico lo è davvero: non voleva forse andare a Ground Zero per deporre una corona di cordoglio per le vittime del terrorismo? Nelle ore che spenderà a Manhattan non ha detto e non dirà mai che il mondo sarà migliore solo quando Usa e Israele saranno cancellati dalla Terra. Tantomeno ammetterà che le centrifughe che sta ammassando nei suoi impianti nucleari servono a scopo atomico-bellico. E, quindi, secondo lui sbaglia l' Onu ad aver già votato sanzioni economiche per fargli cambiare idea. Era scontato che Ahmadinejad avrebbe sfruttato il palcoscenico della diplomazia intemazionale per far avanzare la sua agenda.
Gli sarebbe bastato l'intervento all'assemblea generale che tiene oggi al Palazzo di Vetro, ma sapendo che il mondo libero è pieno di utili idioti perchè non utilizzarli?

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 13:44
di Aragorn
Unica caduta di tono: «Da noi non ci sono omosessuali», ha detto quando gli è stato contestato che sono condannati amorte.


e te credo che nn ci sono, manco nella germania nazista c'erano... finivano nei lager

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 14:39
di Aragorn
L'Italia è pronta alla guerra con l'Iran? L'interrogativo, a cui devono rispondere Romano Prodi, Massimo D'Alema e la loro coalizione pacifista, è di stretta attualità dopo la svolta della Francia di Nicolas Sarkozy e Bernard Kouchner. Il presidente francese ha recentemente evocato una «alternativa catastrofica» di fronte alla quale si trova l'Occidente mentre Teheran corre verso la bomba islamica: «La bomba iraniana o bombardare l'Iran». Il suo ministro degli Esteri ha detto che occorre «prepararsi al peggio», cioè la «guerra». «Guerra» non significa necessariamente bombe, ma questa ipotesi non può essere esclusa se si vuole che il regime iraniano prenda sul serio l'Occidente. «Guerra» vuole dire soprattutto assumersi la responsabilità di scelte difficili e doloro -se, in primo luogo per la stessa Europa: imporre sanzioni unilaterali talmente severe da costringere l'Iran a interrompere il programma di arricchimento dell'uranio, anche se questo significa per l'Occidente pagare un prezzo alto. Una cosa è certa: Prodi, D'Alema e i pacifisti non possono più nascondersi dietro al paravento del multilateralismo e dell'Orni.
Le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza con due risoluzioni del dicembre 2006 e del marzo scorso non hanno prodotto risultati. L'Iran è sempre più vicino
alle tremila centrifughe necessarie per produrre combustibile sufficiente a una bomba atomica e i mullah non intendono fare marcia indietro. Anzi, alla vigilia della sessione annuale dell'Assemblea generale dell'Orni, sono venute nuove provocazioni da Teheran: il presidente che vuole cancellare Israele dalla mappa, Mahmoud Ahmadinejad, ha dichiarato chele sanzioni non fermeranno l'Iran e, in una parata militare, ha presentato un nuovo super missile in grado di centrare obiettivi a 1.800 chilometri di distanza. Lo stesso Consiglio di sicurezza, nella sua risoluzione di marzo, aveva promesso nuo -ve sanzioni in caso di mancato arresto del programma nucleare. Invece l'Onu è paralizzato, perché la Russia ha annunciato lasuaintenzione dimettere il veto alla ter-zarisoluzione.Èin questa chiave che vanno lette le dichiarazioni di Kouchner sulla guerraelaproposta di Sarkozy di sanzioni unilaterali europee.
Sanzioni unilaterali di Francia e Germania
Sarkozy ha stabilito che le imprese francesi non potranno più investire in Iran, nonostante questo implichilaperdi-ta di contratti multimiliardari per la Francia. I colossi energetici Total e Gaz de France dovranno rinunciare a uno dei giacimenti di gas più grandi al mondo,
quello di South Pars. La banca Bnp Pari-bas sarà costretta a limitare le sue transazioni finanziarieconriran. LaRenaultdo-vràbloccare iprogetti di sviluppo per vendere automobili agli iraniani. Ma non basta. La Francia si appresta a chiedere ai partner europei di applicare sanzioni unilaterali fuori dal quadro dell'Onui. Il Regno Unito e l'Olanda hanno già risposto positivamente, così come la Germania. Anche Berlino, il più importante partner commerciale europeo dell'Iran, ha già cominciato a applicare sanzioni economiche unilaterali: il governo ha appena rafforzato i controlli sulle esportazioni verso Teheran; Deutsche Bank, Dresdner Bank e Commerzbank hanno chiuso i loro sportelli iraniani; il ministero dell'Economia tedesco ha tagliato le garanzie ai crediti alle esportazioni da3,3 miliardi di dol-larinel2004 a 1,2 miliardilo scorso anno. Come alle Nazioni Unite, anche nell'Unione europea occorre l'unanimità e, secondo diverse fonti diplomatiche citate dalla stampa internazionale, Italia e Spagna sarebbero contrarie. In effetti, dal governo Prodi non è arrivata nessuna risposta chiarificatrice. D'Alema, si è limitato a dire chel'Italiaèprontaavotare la terza risoluzione del Consiglio di sicurezza - e ci mancherebbe: chi, se non Russia e Cina, non vuole quella risoluzione? Il sottosegretario Bobo Craxi ha invece affermato che «un eventuale inasprimento dell'im-
pianto sanzionatorio non favorirebbe il successo del dialogo».
Anzi, la Farnesina appoggia un accordo firmato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica e dall'Iran che, secondo i nostri alleati, è una bufala che serve solo come scusa «per guadagnare tempo» nel -la corsa verso la bomba dei mullah. Insomma, l'Italia sembra opporsi alla guerra meno violenta che c'è - le sanzioni economiche dure - che, secondo i nostri partner, è l'unica strada per evitare la guerra più violenta che c'è - i bombardamenti - o l'alternativa di una bomba nucleare islamica in grado di distruggere Israele.
La linea della Farnesina e gli interessi dell'Eni
Le obiezioni di Prodi, D'Alema e Compagni pacifisti le conosciamo già: ci vogliono le Nazioni Unite, che però abbiamo visto che non funzionano; serve altro dialogo con Teheran. E allora sfatiamo anche il mito della diplomazia a tutti i co -sti. L'Europa sta dialogando con il regime iraniano da quattro anni senza ottenere alcun risultato. L'Unione europea ha offerto ponti d'oro all'Iran per farlo rinunciare al programma nucleare: aiuti economici, la costruzione di centrali, l'arricchimento dell'uranio in patria ma con un consorzio euro-iraniano, perfino un rico -noscimento politico come potenza regio -
naie da parte degli Stati Uniti. La risposta è stata semplicemente «no». 0 meglio, le risposte sono state: la promessa di distruggere Israele; il finanziamento e l'addestramento dei terroristi di Hamas e HezboUah per destabilizzare il Libano e i territori palestinesi; la fornitura di armi ai terroristi; gli arresti di studiosi occidentali di origine iraniana con la falsa accusa di fomentare una rivoluzione anti-regime; un atto di pirateria internazionale con l'arresto di marinai britannici che pattugliavano il confine iracheno; una conferenza per negare l'Olocausto; i super-missili che potrebbero raggiungere una parte dell'Europa. L'elenco non è esaustivo e, ovviamente, va aggiunto il programma nucleare in violazione di tutte le norme internazionali.
Le scelte iraniane di Prodi e D'Alema si possono comprendere, ma a questo punto non sono più giustificabili. L'Italia ha forti interessi economici in Iran: è il secondo partner commerciale di Teheran e Eni verrebbe fortemente penalizzata da sanzioni unilaterali europee. Ma allora si dica la verità agli italiani: il governo vuole il dialogo a tutti i costi ed è pronto a accettare la bomba islamica perché ne va dei profitti del più grande gruppo energetico italiano. Il calcolo però è di corta veduta. Eni e gli interessi italiani possono prosperare solo se ci sono vere condizioni di pace, mentre l'Iran con la bomba nucleare significa guerra.

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 15:56
di takion
Piccola correzione: in Germania nazista omosessuali ce n'erano eccome, ma erano anche protetti da alcuni grandi in grado. La stessa Knesset fece fuori alcuni grandi graduati tedeschi appunto usando questa loro debolezza.
Forse non avete letto bene o non vi siete ben informati...

E comunque di omosessualità ce n'è anche in Iran, anche se dicono il contrario... ed è vero che sono condannati a morte come lo si è per altri reati che da noi sono considerati quisquilie. Quello fa parte anche della religione a cui sono soggetti e così in ogni posto del globo.

In Italia si dicono tutti i peccati? Non credo... e perché dovrebbero farlo altri?

Dal titolo direi che in effetti Israele è un po' razzista, come lo sono da parte opposta alcuni. Dovrebbero fare in modo di non pestarsi i piedi, ma come si fa? tentino di trovare una via come hanno fatto USA ed ex URSS e forse risolveranno.

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 15:59
di Aragorn
takion ha scritto:Piccola correzione: in Germania nazista omosessuali ce n'erano eccome, ma erano anche protetti da alcuni grandi in grado. La stessa Knesset fece fuori alcuni grandi graduati tedeschi appunto usando questa loro debolezza.


che centra il parlamento israeliano riunitosi per la prima volta nel 49 con la germania nazista?

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 16:04
di Aragorn
cmq http://www.dirittiumani-iran.org/
forse si smette di difendere il diavolo

Re: Ahmadinejad attacca "Israele razzista, non lo riconosciamo"

MessaggioInviato: 25 set 2007, 20:56
di takion
Hai ragione, scusate tutti: ho sbagliato a scrivere infatti mi riferivo al Mossad. Fu il primo ramo dei servizi segreti israeliani che agì in quell' epoca (già dal 1930). Erano praticamente al corrente di tutte le mosse dei nazisti.

[Comunque sto andando un po' ot :? ]