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Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 13:27
di Aragorn
Due ragazzi di 16 anni e uno di 14 sono stati denunciati alla procura dei minori di Bologna

COPPARO (FERRARA) - Tre aule incendiate, le stanze dei professori e dei bidelli danneggiate, registri di classe bruciati: è il bilancio, ancora provvisorio, di un raid di tre minorenni, studenti della scuola media inferiore Corrado Govoni di via Vittorio Veneto a Copparo, in pieno centro. Per completare la bravata i ragazzi hanno documentato il tutto riprendendo la devastazione con i loro telefonini. I carabinieri, allertati dalle fiamme che uscivano dalle finestre, li hanno trovati nascosti nei bagni, all'interno della scuola. I tre minorenni, due di 16 e uno di 14 anni, sono stati denunciati alla procura dei minori di Bologna, che dovrà valutare gli eventuali provvedimenti restrittivi.

Secondo la prima ricostruzione, i ragazzi, uno dei quali ripetutamente bocciato, sono entrati da una porta finestra dalle scale antincendio poste sul retro. Poi sono andati al piano terra dove ci sono le aule insegnanti e bidelli, e qui hanno bruciato i registri di classe. Quindi hanno preso le chiavi di tre precise classi, la 2A, la 3A (quella del più 'vecchio') e la 3D. Poi con un accendino hanno iniziato a dar fuoco a tutto: banchi, scrivanie, materiale didattico. Quindi hanno chiuso a chiave e se ne sono andati nelle altre due classi per continuare il raid. Si sono nascosti per l'arrivo di vigili e carabinieri.

L'allarme è scattato perché sono state notate le fiamme uscire dalla scuola. I militari entrando hanno sentito voci ai piani superiori dove hanno trovato i vandali nascosti in bagno. Tutti e tre sono stati denunciati per danneggiamento aggravato alla procura dei minori di Bologna: sono incensurati e i loro genitori sono subito stati invitati in caserma. Sono caduti dalle nuvole e avrebbero difeso i loro ragazzi dicendo che non potevano essere stati loro a fare ciò di cui erano accusati. I carabinieri hanno mostrato loro le immagini dei telefonini, più che eloquenti, con le facce dei loro figli nascoste con sciarpe e cappellini, prima di essere scoperti a ridere e scherzare nei bagni.

Re: Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 13:56
di Ibanez89
assurdo l'ultimo rigo 8O

Re: Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 14:45
di thrantir
dove andremo a finire? :(

Re: Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 16:55
di nemesys_72
quando andavo alle superiori io diedero fuoco ai registri di un itis, tutt'ora nessuno sa chi sia stato..

certo ora con la pubblicità che gli fanno tg tipo studio aperto cercano di fare e riprendere qualsiasi cosa pur di andar in tv..

Re: Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 19:27
di Joistick
ncs non ci siamo proprio... solo a menti malate viene in mente di andare a scuola a bruciare tutto...

Re: Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 20:37
di nemesys_72
hai ragione, anche perchè chiunque capirebbe che i registri vanno bruciati in aprile-maggio, non a dicembre..

però è anche vero che eran tutti ripetenti, non mi ero accorto che tra l'altro si parla di scuola media inferiore...........a 16 anni.......... 8O

Re: Mentre incendiano la scuola si riprendono con i telefonini

MessaggioInviato: 03 dic 2007, 22:13
di takion
Crisi adolescenziali di protagonismo, e sono sempre deleterie, perché portano a compiere gesti insensati con lo scopo di farsi notare.

Credo che se però qualcuno avesse dato fuoco ai loro motorini e si fosse messo in rete, come minimo avrebbero gridato allo scandalo e chiesto l'intervento pesante dei genitori, delle associazioni etc. Tanto per fare bufera.

Queste cose non devono accadere! Ogni persona deve essere educata a capire che il bene comune cresce molto lentamente e per ottenerlo tocca attendere e faticare. Distruggerlo è un atto da idioti.