Crisi di Governo non c'è + maggioranza.

OMA (Reuters) - L'ex Guardasigilli e leader dell'Udeur, Clemente Mastella, ha annunciato stasera che il partito centrista lascerà la maggioranza che sostiene il governo e che vuole andare alle elezioni subito, anche se questa è una prerogativa del capo dello Stato.
L'Udeur ha tre voti cruciali al Senato per la risicata maggioranza di Romano Prodi.
"Lascio la maggioranza, non diamo più l'impegno a questa maggioranza [...] dico basta una volta per tutte. Viene il momento di dire basta, è una scelta senza alternative. Se ho detto basta significa basta", ha detto Mastella nel corso di una conferenza stampa al termine dell'ufficio politico dell'Udeur.
Mastella ha aggiunto che "noi siamo per le elezioni: non è prerogativa che tocca a noi, ma al capo dello Stato, ma siamo per andare a votare".
"Questa maggioranza prodotta due anni fa non c'è più, questo centrosinistra è finito", ha poi detto dicendo di avere mandato una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi.
Mastella è poi entrato in una serie di dettagli. Sulla riforma elettorale ha detto che "l'ingegneria elettorale non è il modo con il quale si risolvono i bisogni di una comunità".
Ha poi denunciato "la mancata piena solidarietà di amici e alleati" e "l'attacco strumentale e fazioso di personalità ministeriali che dovrebbero guardare il loro passato, il riflettere più che aggredire il presente ed il futuro dei loro compagni di banco".
La scorsa settimana l'Udeur aveva annunciato l'appoggio esterno al governo dopo le dimissioni di Mastella, unico rappresentante del suo partito nell'esecutivo, da ministro della Giustizia.
La decisione di Mastella era arrivata dopo gli arresti domiciliari alla moglie per concussione. Anche Mastella è indagato per concorso esterno in associazione a delinquere.
L'Udeur ha tre voti cruciali al Senato per la risicata maggioranza di Romano Prodi.
"Lascio la maggioranza, non diamo più l'impegno a questa maggioranza [...] dico basta una volta per tutte. Viene il momento di dire basta, è una scelta senza alternative. Se ho detto basta significa basta", ha detto Mastella nel corso di una conferenza stampa al termine dell'ufficio politico dell'Udeur.
Mastella ha aggiunto che "noi siamo per le elezioni: non è prerogativa che tocca a noi, ma al capo dello Stato, ma siamo per andare a votare".
"Questa maggioranza prodotta due anni fa non c'è più, questo centrosinistra è finito", ha poi detto dicendo di avere mandato una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi.
Mastella è poi entrato in una serie di dettagli. Sulla riforma elettorale ha detto che "l'ingegneria elettorale non è il modo con il quale si risolvono i bisogni di una comunità".
Ha poi denunciato "la mancata piena solidarietà di amici e alleati" e "l'attacco strumentale e fazioso di personalità ministeriali che dovrebbero guardare il loro passato, il riflettere più che aggredire il presente ed il futuro dei loro compagni di banco".
La scorsa settimana l'Udeur aveva annunciato l'appoggio esterno al governo dopo le dimissioni di Mastella, unico rappresentante del suo partito nell'esecutivo, da ministro della Giustizia.
La decisione di Mastella era arrivata dopo gli arresti domiciliari alla moglie per concussione. Anche Mastella è indagato per concorso esterno in associazione a delinquere.