"Quattro o cinque anni fa, un evento sospetto si è verificato a New York. Un edificio è sprofondato ed è stato detto che 3.000 persone sono state uccise (...)
i nomi non sono mai stati resi noti ma, con quel pretesto, hanno attaccato l'Afghanistan e l'Iraq, uccidendo un milione di persone", ha dichiarato Ahmadinejad, che parlava dalla città santa di Qom.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha messo nuovamente in dubbio oggi la matrice terroristica degli attentati dell'11 settembre 2001, definendoli un "evento sospetto" durante un discorso diffuso dalla televisione di stato.
E' la terza volta in pochi giorni che Ahmadinejad torna su questo tema, così come aveva fatto in passato per l'Olocausto, mettendone in dubbio la gravità e poi l'esistenza stessa.
Lo scorso 8 aprile aveva accusato gli Stati uniti di aver utilizzato gli attentati dell'11 settembre come "pretesto" per l'intervento in Afghanistan e in Iraq.
Il predecessore di Ahmadinejad, il riformista Mohammad Khatami, aveva condannato con fermezza gli attentati dell'11 settembre e l'Iran allora non si era opposto all'intervento americano contro il regime dei talebani in Afghanistan.