Allarme assegni sociali

Il caro governo ladro, composto da chi neppure sa come sia fatta questa nazione, ha già praticamente varato un nuovo espediente cancellando l'assegno sociale che guarda caso colpisce le fasce più deboli. Però i loro stipendi sono sempre altissimi e non pensano certo di diminuirli. Questo è l'inizio della guerra civile. Come può la popolazione lasciar fare a certi scellerati? A settembre tutti in piazza a sostegno di quelle fasce che già oggi sono ridicolizzate con l'assegno che non permette di vivere ma appena di sopravvivere: altro che dignità..! Gli stipendi dei politicanti però, non sono toccati, e allora è meglio che la popolazione prenda in seria considerazione i soprusi che stanno perpetrando in tanto silenzio. Fuori tutti e via il governo succhiasangue!
L'Italia è nella m***a grazie a queste belle pensate di chi nulla ha mai fatto nella propria vita e ora vuole fare leggi da strozzino. Questa non è democrazia!!!
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/economia/conti-pubblici-77/no-assegni-sociali/no-assegni-sociali.html
L'Italia è nella m***a grazie a queste belle pensate di chi nulla ha mai fatto nella propria vita e ora vuole fare leggi da strozzino. Questa non è democrazia!!!
ROMA - Casalinghe, anziani poveri, suore e frati: tra di loro ci sono quasi ottocentomila cittadini che rischiano di perdere la pensione sociale. L'assegno di assistenza (fino a 400 euro) che l'Inps eroga a chi ha un basso reddito è stato cancellato da un emendamento al decreto che contiene la manovra e se non ci saranno interventi correttivi salterà dal primo gennaio del 2009.
La norma è stata introdotta dalla Camera in sede di conversione del decreto che nel frattempo il governo ha "blindato" escludendo la presentazione di emendamenti nel passaggio al Senato. Dopo il caso precari, un altro intervento sul welfare che ha suscitato dure critiche.
La modifica è nata da una richiesta della Lega in chiave anti-immigrazione (per frenare i ricongiungimenti familiari), che ha portato il governo a prevedere che l'assegno sociale spetti solo a chi ha lavorato e versato contributi per 10 anni continuativi. Solo che nel calderone sono finite anche le casalinghe e altre categorie che, non avendo versato contributi, perderanno l'assegno. Dopo le dure critiche arrivate dall'opposizione, dal sindacato e dalle associazioni (dalle Acli è arrivato il primo allarme) il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha parlato di possibili modifiche. Ma non nel decreto per il quale il governo ha deciso di non presentare emendamenti. La "sede idonea" sarà il disegno di legge di accompagnamento alla Finanziaria che conterrà ulteriori misure di intervento, che proseguirà l'iter parlamentare nei prossimi mesi e sarà approvato entro fine anno.
(28 luglio 2008)
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/economia/conti-pubblici-77/no-assegni-sociali/no-assegni-sociali.html