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Nuovo DL anti droghe allo studio

MessaggioInviato: 23 ott 2008, 11:10
di takion
Tra le tante bizzarrie di stato, ecco l'ultima trovata. Condanna definitiva solo per chi ha fatto o fa uso di droghe... nelle quali però mai si specifica che l'alcol è una droga, dato che il dirlo includerebbe l'affermare direttamente che anche per quello è prevista tale sanzione. Stranamente però per l'alcol non fanno la prova di retroattività nel tempo, per cui se ieri vi siete presi una sbornia colossale, e oggi state poco bene, per loro è tutto a posto... anche se il vostro corpo non ha ben metabolizzato il "veleno"... beh queste sono le solite castronerie demagogiche che ognuno vuole lanciare senza avere un minimo di diretta conoscenza di ciò che tratta.

Spero che anche il Min. Maroni legga questa mia affermazione che sono inoltre pronto a ripetergli di fronte a tutti i media:

perché ho sempre visto passare dall'eroina all'alcol chi intendeva smettere o aveva appena smesso?

Ho una certa età e di morti o gente che è andata a farsi disintossicare ne ho vista non poca, ma il notare che ogni volta cadono poi nell'alcol che è tra le peggiori delle piaghe, mi ha fatto meditare; perché non levano anche l'alcol? Perché porta soldi; ma fa male... logico che fa male, però arricchisce e aiuta a tenere imbesuite le persone; ma la cannabis non fa male come l'alcol... no di certo, però non è controllabile e quindi vuol dire niente soldi possibili, niente lucro, in quanto uno potrebbe di nascosto coltivarsela (come già accade).

Tiriamo le somme: l'alcol fa male (2000 anni di storia lo provano) e la cannabis no (almeno non come l'alcol)... ma allora è solo per soldi e non per salute!!!

Inoltre: come si permettono di dire che vogliono "ripulire" il paese se ci sono ancora dei condannati in Parlamento? Un governo così non può proseguire, non è lecito! E questo vale per qualsiasi fazione politica, qualsiasi derivazione!

Via i parlamentari condannati e poi si potrà veramente discutere, al contrario è solo una buffonata!

Se rubi una mela ti condannano, ma se rubi miliardi alla popolazione ti rieleggono? Forse una rivoluzione metterebbe tutto in ordine!

http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_21/maroni_droga_patente_59231db8-9f6b-11dd-b0d4-00144f02aabc.shtml

Re: Nuovo DL anti droghe allo studio

MessaggioInviato: 23 ott 2008, 11:33
di takion
E qui posto un interessante articolo che sembra solo Libero abbia avuto il coraggio di mettere in rete, al contrario di quello che fanno loro portando avanti "la guerra alle streghe" (ma si sa che è solo cosa politica). Ora rispondano a questo, visto che per primi lo consentono, anche attraverso la pubblicità

«Arrivo a casa che non mi reggo in piedi»

Cresce l'abuso di alcol tra i giovanissimi, maschi e femmine senza distinzione. In Italia si comincia a bere a 11 anni. Ci si ubriaca di proposito, per stordirsi. Non solo il sabato sera

In Italia la legge vieta la vendita di alcolici ai minori di 16 anni. Questo significa che chi ha meno di 16 anni non beve? Certo che no. Qualcuno ha mai visto fermare al supermercato dei giovanissimi che fanno spesa alcolica? O chiedere a un ragazzino il documento, quando si presenta alla cassa di un locale per comprare un cocktail?

Qualcuno dirà: bevono, non c'è nulla di strano. Il problema è che si è abbassata l'età ed è cambiato il modo di bere. Si comincia a 11 anni in Italia, maschi e femmine senza distinzione. Beve il 74% dei ragazzi tra i 16 e i 25 e il 67% degli under 15. Ci si ubriaca per non essere diversi dagli altri, ma soprattutto ci si ubriaca perché ci si vuole ubriacare, lo si fa "consapevolmente". Lo chiamano binge drinking, e significa bere di proposito per stordirsi. Non solo il sabato, non solo la sera: in qualunque momento. L'Espresso in questi giorni ha pubblicato l'inchiesta "Gioventù bevuta". Racconta della 15enne Martina, che beve a scuola, o del muratore 16enne Francesco, che beve in cantiere. Come loro ce ne sono tanti, in rete le loro testimonianze spuntano come funghi.

«Bevo di brutto sempre - racconta Ale - mi faccio fuori una boccia di gin ogni due giorni. È un modo per evadere dalla realtà... così spengo la mente e non penso alla mia vita. Lo so, tutto sembra molto squallido, ma almeno l'ammetto, nessuno si sballa frequentemente solo per divertirsi». Vincent è dello stesso parere: «Per me restare sobrio la sera è difficile, perché inevitabilmente ti rompi le palle, non riesci a stare bene né con te stesso, né con chi ti sta vicino». «Il sabato o il venerdì se non bevo da ubriacarmi non mi diverto - dice Raoul - a un certo punto non ti rendi più conto di quanto stai bevendo, pensi solo a non fare scendere lo stato di ebbrezza».


Scrive Frida: «Bevo solo dalle 17 in poi, dopo il lavoro. Alle 17 anche se torno a casa e non esco mi devo bere almeno due Negroni. Meglio se sono tre. Poi se sono a cena a casa con i miei a tavola non bevo, ma faccio furti ripetuti dal carrello dei superalcolici. Se invece esco ci aggiungo un altro paio di Negroni. O quello che è. Arrivo alla sera che non mi reggo in piedi. Ma non sto male come una volta. Esclusa qualche volta che raddoppio le quantità e allora non sto male subito ma il mattino dopo accuso emicrania e sbocco bile».

Sui forum si fa a gara a raccontarsi le cavolate che si fanno da ubriachi. «Mi sono sdraiata in mezzo a una corsia della strada, alle 3 del mattino. Ho dormito e poi mi sono ritrovata sopra un tizio che mi faceva ribrezzo che mi metteva le mani ovunque - racconta una ragazza - Dopo aver realizzato ciò ho riempito la strada di vomito. Non stanca ho deciso di fare pipì, senza pensarci, sul cancello di una villetta». Oppure: «Mi sono ritrovata nel corridoio della scuola addormentata».

Da Brescia a Palermo passando per Roma, le storie si somigliano un po' tutte: «Sono andata a dormire che stavo malissimo e mi sono messa una bacinella vicino per sicurezza. Quando mi sono svegliata per vomitare ho vomitato così forte mi sono fatta la pipì addosso. Per fortuna che ero da sola in casa». Ivy una sera si ubriaca con le amiche e dà fuori di matto. Si sdraia per terra e comincia a urlare come una pazza in mezzo alla piazza. Arriva suo papà, la carica in auto e la porta a casa: «Mi ha fatto scendere dalla macchina e mi ha appoggiato al muro perché doveva mettere la macchina in garage. Stava per risalire quando sente un rumore assurdo. Ero io che ero caduta per terra e avevo sbattuto la testa contro una porta. Salgo in casa e mia mamma mi mette sul divano per togliermi i vestiti. Inizio a vomitare dappertutto».

Poi c'è qualcuno che ci ripensa e fa marcia indietro. Come Renton: «Cos'ho combinato per colpa dell'alcol? Ho rischiato di rimanere in carrozzella. Da quel momento sono diventato astemio. L'alcol non fa proprio per me, rischiavo la vita sempre». E i genitori, dove sono? I genitori, dicono gli esperti, sottovalutano gli abusi dei figli. Basteranno gli alcoltest e la vendita di alcolici vietata dopo le due di notte per farci stare più tranquilli? No, perché il problema non è solo guidare ubriachi. Il problema nasce molto prima che i ragazzi prendano la patente.


http://donna.libero.it/lifestyle/arrivo-a-casa-che-non-mi-reggo-in-ne1380.phtml