Sì al DDL Brunetta

Questo uomo mi sta simpatico anche se ha per me ancora qualche lato oscuro...
però è l'unico che da subito si è tirato su le maniche e giustamente vuol far pulizia. Andate a vedere in altri paesi se è come qui; in Olanda non ci puoi nemmeno provare a fare il furbo, perché gli stessi colleghi ti prenderebbero a calcioni
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_902624209.html
però è l'unico che da subito si è tirato su le maniche e giustamente vuol far pulizia. Andate a vedere in altri paesi se è come qui; in Olanda non ci puoi nemmeno provare a fare il furbo, perché gli stessi colleghi ti prenderebbero a calcioni
ROMA - Il Senato approva, in via definitiva con 154 voti a favore, un solo voto contrario il ddl Brunetta sulla ottimizzazione e razionalizzazione della pubblica amministrazione. L'opposizione non vota. Il provvedimento, meglio conosciuto come 'ddl antifannulloni', é legge. Il ddl di delega al governo, approvato dal Senato il 13 novembre 2008 e modificato dalla Camera il 12 febbraio, passa senza modifiche, in terza lettura, con i voti favorevoli della maggioranza.
"Questa è la prima riforma istituzionale del governo Berlusconi". Lo sottolinea il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta che non nasconde la sua soddisfazione per il via libera definitivo del Senato al ddl anti-fannulloni per l'efficienza della Pubblica amministrazione e afferma che "per la prima volta c'é una riforma che mette al centro 60 milioni di cittadini italiani, 60 milioni di clienti, considerati fino ad oggi sudditi e non utenti. Clienti - spiega Brunetta - che da oggi potranno giudicare, arrabbiarsi e la cui voce sarà ascoltata e che avranno diritto a servizi di qualità".
"E' una rivoluzione" ribadisce Brunetta che già aveva usato questo termine in Aula per definire gli effetti della sua legge e assicura che "nell'arco di pochi mesi si avranno già le prime valutazioni" sulla legge delega e "i decreti attuativi saranno approvati prima dell'estate. Dall'autunno sarà tutto in piena efficienza e in piena incrementazione. Poi giudicheranno i cittadini italiani se la loro vita sarà cambiata o no", conclude Brunetta prima di lasciare il Senato.
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