Riporto uno studio fatto da specialisti per insegnare ai genitori come comportarsi
Come reagire davanti all’amico immaginario?
Quando bisogna preoccuparsi di quest’amicizia un po’ speciale? Nel caso vi accorgiate che il bambino è talmente coinvolto nel suo gioco con l’amico immaginario da non volersi più divertire con i bambini veri, dovrete porvi rimedio consultando uno psicologo.
Sono comunque sconsigliati tutti i tentativi di rendere meno invisibile l’amico immaginario, magari riservandogli uno spazio reale, quale può essere un posto a tavola. L’amico invisibile deve restare tale, altrimenti il bambino potrebbe entrare in confusione rispetto alla dimensione del reale e del fantastico. Inoltre bisogna evitare di ridicolizzare questa fantasia con frasi del tipo “è una cosa stupida” oppure “non si può parlare con qualcuno che non esiste”, correreste il rischio di ferire vostro figlio portandolo a pensarci due volte prima di confidarvi un'altra cosa che riguarda il suo mondo interiore.
e qui l'articolo del titolo
ROMA, 7 APR - Pregare e rivolgersi a Dio e' per il nostro cervello come parlare a un amico: attiva le stesse aree cerebrali di una conversazione.Non vi e' evidenza alcuna che la preghiera lasci entrare in atto qualcosa di mistico. Lo rivela uno studio su 20 devoti cristiani condotto da Uffe Schjodt, dell'Universita' di Aarhus in Danimarca pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience e riportato sul magazine britannico New
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2009-04-07_107354936.html
Dunque così facendo ci sono due punti: gli adulti che lo fanno sono da considerare bambini; che accadrà quando avranno la stessa situazione infantile? Non hanno più la dimensione reale specialmente se adulti, quindi molto più plagiabili...
Sarebbe da fare attenzione prima di dare certe notizie.