di Aragorn il 08 apr 2009, 13:55
La gioventu che manifesta a Chisinau, capitale della Moldovia, èentrata nel parlamento e negli edifici presidenziali. Dalle finestresono stati gettati mobili e computer, successivamente bruciati. Sitratta del secondo giorno di protesta contro la vittoria dei comunistialle elezioni parlamentari. Una persona morta, trenta i feriti. Dopo le 18 (ora moldava) la televisione di stato ha ammesso la primavittima delle proteste. Si tratta di una giovane donna. I dimostranti si sono riuniti stamane nei pressi del parlamento, nellavia principale della capitale Chisinau, il boulevard Stefano ilGrande. Esclamano slogan quali “abbasso i comunisti”, “Libertà,Libertà”. Sventolano le bandiere dell'Unione Europea, della Moldavia e della Romania. Dopo aver raggiunto il Parlamento, sono riusciti adentrare nell'edificio, dal cui primo piano hanno gettato in stradamobili e computer, i quali sono stati dati alle fiamme dal resto dellafolla inferocita da anni di autocrazia e regime comunista filorusso.La polizia ha ovviamente risposto con ripetute cariche, ancheavvalendosi di gas lacrimogeni. I manifestanti sono stati dispersi.,ma alcuni di loro sono riusciti a continuare la protesta dinnanzi allasede del presidente. La polizia ha arrestato circa trenta dimostranti. Diversi tra i civilii ricoverati all'ospedale. L'opposizione moldava ha richiesto nuove elezioni, rigettando l'esitodelle ultimissime consultazioni di domenica nelle quali i comunisti –grazie a brogli di ogni sorta – hanno ottenuto più del 50% deiconsensi. I tre leader dell'opposizione hanno in programma un incontrocon il presidente Vladimir Voronin per raggiungere un accordo sulrifacimento dello spoglio. Il numero dei manifestanti è stato stimato attorno ai 10000.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»