Comunque sono già tutti in paranoia...

ROMA - "Da oggi sono iscritto al Pd". Così Beppe Grillo annuncia a Sky Tg 24 l'iscrizione al Partito Democratico, condizione per correre per la segreteria al prossimo congresso.
Grillo racconta di essersi "iscritto al Pd questa mattina ad Arzachena" e ironizza sulla contrarietà espressa nel Pd alla sua corsa per la leadership: "Ho fatto la domanda sia on line che fisicamente, ho dato i 16 euro di quota. Poi se troveranno che il terzo comma, del quarto paragrafo bis... ne pagheranno le conseguenze". Il partito "é un vaso comunicante, travasiamo un po' di cittadini dentro la politica" dice il comico genovese. "Riempiamo un vuoto - ribadisce il comico genovese - che dura da vent'anni. Un vuoto di finta opposizione, di comitati d'affari, di 'fassini', di 'dalemini', di gente inesistente che sta lì e non si capisce perché e cosa hanno fatto". Poi nel corso dell'intervista a Sky Tg 24 spiega che desidera "un partito serio, che sia di destra o di sinistra non mi interessa" e le sue declinazioni: "'e' il partito del parlamento pulito, il partito del conflitto di interesse, delle concessioni televisive. Deve diventare il partito delle cinque stelle e parlare di acqua pubblica e non privata". Rivolgendosi agli attuali dirigenti del Pd Grillo attacca: "Non hanno detto niente sull'energia nucleare, non hanno detto niente sull'acqua che viene privatizzata dalle società quotate in borsa. Non si parla di energie rinnovabili, di edifici passivi, di wi-fi libero e gratuito". "Loro sopravvivono - incalza Grillo -perché sono chiusi dentro il loro loft con le sovvenzioni statali. C'é bisogno di far entrare aria fresca. Sono al buio e ammuffiti, si sente odore di naftalina. Dicono cose che non hanno senso ed esilaranti".
SEGRETARIO CIRCOLO, ISCRIZIONE NON VALIDA
L'iscrizione fatta stamane da Beppe Grillo al Pd non è valida, perché non è residente nel Comune di Arzachena, dove ha presentato la domanda. Lo si è appreso dal segretario del circolo locale incontrato stamani dallo showman.
POLEMICHE NEL PD
L'auto-candidatura di Beppe Grillo alla segreteria del Pd continua a far discutere dentro e fuori il partito. No secco da Giovanna Melandri. 'Il Pd non e' un tram su cui si puo' salire all'occorrenza. Uno che ha sputato veleno sul partito fin dalla sua nascita non puo' candidarsi a guidarlo', tuona la deputata del Pd ed ex ministro.
E mentre l'altro concorrente Ignazio Marino afferma che nessuno puo' essere escluso a priori dalla corsa a segretario, Emma Bonino chiede al Pd di chiarire se lo statuto consente la candidatura del comico. 'Io ancora non ho capito bene - dice Bonino - se le regole di questo Statuto del Pd, che ogni giorno di piu' risulta piu' pasticciato, consentono o no la candidatura di Beppe Grillo. Se lo consentono il dibattito deve essere politico, non esistono 'vade retro Satana', si deve discutere di quello che propone. Grillo e' abituato a lanciare anatemi e a fare monologhi, ma non e' mai stato disponibile a dialoghi o confronti. Se poi parliamo del programma che Grillo ha enunciato io trovo che ci siano delle sciocchezze'.Per Ignazio Marino 'ci sono delle regole e una persona deve rispettare queste regole. C'e' un segretario che con i suoi organismi dovra' decidere se la candidatura e' legittima o no. Non spetta a me. Io piuttosto che esprimere un giudizio sugli altri candidati mi taglierei la lingua'.
"Il partito non è un autobus sul quale salire e fare un giretto". Afferma Pierluigi Bersani, candidato alla segreteria nazionale del partito Democratico. "Il partito è una cosa seria - ha detto, a margine dell'apertura del "Comitato per Bersani", a Pozzuoli, in provincia di Napoli - e il congresso sarà anche un'occasione per riflettere sulle regole che ci siamo dati".
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