Nel periodo dal 16 aprile 2009 al 21 giugno 2009, 2 milioni di telespettatori con i loro decoder satellitari non hanno potuto vedere più di trecento programmi trasmessi dai canali Rai 1, 2 e 3C’era un tempo in cui ‘Mamma Rai’ era l’unica cosa certa del nostro Paese, rappresentava il ‘nuovo focolare’ e Renato Zero cantava: “Viva la Rai… tu dimmi da che parte stai”. Era il tempo della guerra dei palinsesti, in cui ancora c’era chi pensava di potersi schierare per la Tv pubblica o quella commerciale scegliendo anche solo uno dei due campi. Ora si potrebbe dire: “Che tempi erano quelli”. Anche perché di diritti inviolabili oramai non ce ne sono proprio più.
Altroconsumo ha depositato oggi all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) un esposto per oscuramento delle trasmissioni del servizio pubblico radiotelevisivo RAI.
L’esposto è stato inviato anche all’Antitrust e alle DG Concorrenza e società dell’informazione della Commissione europea.
Spiega Altroconsumo: “Nel periodo dal 16 aprile 2009 al 21 giugno 2009, oltre 1.800.000 telespettarori muniti di decoder satellitari non hanno potuto vedere circa 357 programmi dei canali RAI1, RAI2 e RAI3. Tra le trasmissioni oscurate risultano almeno diciotto edizioni di tg nazionali.
Inoltre dal 14 luglio 2008 RAI non rende disponibile, neppure parzialmente, sulle piattaforme distributive satellitari il canale televisivo di servizio pubblico RAI4, visibile unicamente attraverso ricevitori digitali terrestri”.
Altroconsumo chiede ad AGCOM di verificare quanto riportato sulla stampa circa la tecnologia di decodifica NAGRA adottata dalla nuova piattaforma satellitare Tivù Sat utilizzata da RAI, Mediaset e Telecom a partire dal 1 agosto 2009.
Secondo gli esperti di settore, infatti, con la nuova tecnologia di decodifica oltre 6.445.000 decoder già presenti nelle case degli italiani non potranno vedere i contenuti criptati sulla nuova piattaforma.
L’associazione indipendente di consumatori chiede all’Autorità di aprire un’istruttoria per garantire la fruizione del servizio pubblico radiotelevisivo.
http://www.theinquirer.it/2009/07/13/rai-adiconsum-e-i-diritti-negati.html#more-9418