Metrò più inquinate delle strade Che facciamo ora? blocco?

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Metrò più inquinate delle strade Che facciamo ora? blocco?

Messaggiodi Aragorn il 11 mar 2010, 14:06

Stanno saltando gli schemi, non resiste uno straccio di certezza. Ogni giorno uno studio, una rivelazione, una disillusione. L’ultima è pesante: crolla anche il mito della metropolitana. Crolla il mito cui abbiamo affidato tante speranze municipali di disintossicazione e di sopravvivenza, al grido meno auto, più metrò. L’idea è nota: se la gente si sposta per via sotterranea, in superficie liberiamo le strade dal traffico e dalle polveri sottili. Troppo bello per essere vero. Infatti sopraggiunge freschissimo un contrordine: non è vero. Se c’è un luogo dove l’essere umano sniffa roba pesante, questo luogo è proprio la metropolitana. Aria fetida sulle banchine d’attesa, aria letale dentro i vagoni. C’è da precipitare nel panico e nello sconforto: già si sapeva che respiriamo malissimo persino dentro casa nostra, per via di una lunga serie d’insospettabili fonti domestiche, ora è dimostrata anche l’alta tossicità della metropolitana. Finirà che per prendere una boccata d’aria decente bisognerà attaccarsi alla marmitta di un Euro 5, con filtro antiparticolato.
A demolire la castità della metropolitana è uno studio italo-francese, condotto in varie città importanti dalla Società italiana di medicina generale e dall’università di Bordeaux. I risultati sono sconvolgenti. Là sotto, i livelli del famigerato Pm10 sono anche dieci volte più alti che in superficie. Succede a Milano nei tratti tra Cairoli e Loreto, tra Loreto e Udine, ma succede pure a Roma e a Barcellona. Succede meno a Stoccolma e a San Francisco, solo perché in questi casi hanno montato sofisticati impianti di ventilazione. Restando a noi, i dati parlano di un altissimo grado d’inquinamento soprattutto dentro i vagoni, dove si concentrano le percentuali record. Appena un poco meglio lungo le banchine, dove evidentemente s’intrufola qualche impercettibile brezza dall’esterno. In ogni caso, la differenza tra superficie e metropolitana è esorbitante: se in strada le nostre città sfondano i parametri limite, sottoterra li brutalizzano sadicamente.
Spiega Germano Bettoncelli, uno degli studiosi che hanno condotto la ricerca: «Viaggiare 40 minuti in metrò è come fumarsi due sigarette». Laconica la conclusione: per un pendolare è molto più sano usare l’auto, anche perché i filtri della ventilazione depurano l’aria aspirata dall’esterno. Certo non è più rassicurante la spiegazione di Giovanni Invernizzi, responsabile del laboratorio italiano impegnato nella ricerca, nonché membro dell’associazione Medici per l’ambiente: «La metropolitana è presa ogni giorno da milioni di cittadini, tra cui neonati, donne gravide, bambini sui passeggini, anziani. E soprattutto soggetti asmatici, ai quali le concentrazioni registrate dopo soli 30 minuti possono provocare occlusione bronchiale. I cardiopatici rischiano l’ischemia...».
In casi come questo è abitudine esorcizzare dicendo calma, non facciamoci prendere dal panico. Ma forse è il momento di evitare gli stupidi luoghi comuni: molto meglio se ci facciamo prendere, se non dal panico, almeno da un po’ di sana preoccupazione. Ancora una volta è dimostrato che il nostro modo di combattere lo smog, questo subdolo nemico capace ogni anno di falciare più vittime di Al Qaida, è superficiale, farfallone, ascendente cialtrone. Contro questo mostro a mille teste noi chiudiamo il traffico una domenica ogni morte di papa e ci sentiamo molto astuti. Molto efficienti. Molto agguerriti. Poi arriva lo studioso di turno e l’infantile castello di carte frana subito in un turbinìo di ridicolo: quella stessa domenica, lasciando a casa l’auto e inabissandoci nel metrò, riserviamo ai nostri polmoni una cura speciale, come una superba inalazione di morte.
La domanda è questa: che cosa altro ci devono raccontare, gli scienziati senza paraocchi e senza tessera di partito, perché davvero cominciamo a prendere le cose sul serio? Sono lontanissimi i tempi in cui i londinesi s’inventarono la parolina satanica, smog, unendo le due componenti pestilenziali che offuscavano i cieli della città (smoke e fog, fumo e nebbia). Da quel momento, il problema si è ingigantito, fino a diventare il primo nemico del mondo industrializzato. Davvero ai giorni nostri vogliamo affrontare questo nemico con l’effimera propaganda di Ecopass, targhe alterne e domeniche a piedi? Davvero vogliamo affrontare la guerra mondiale armati di cotton-fioc?
È persino noioso tornare a ripeterlo. Lo smog è il risultato degli impianti di riscaldamento, delle emissioni industriali e dei fumi di veicoli obsoleti. Lì sta il fronte, lì bisogna combattere seriamente. Cambiando le caldaie, filtrando gli scarichi industriali, rinnovando il parco-veicoli. Il resto è solo cabaret. Adesso, se mai, alle cose serie andrà aggiunta la questione metropolitana, finora considerata l’alternativa ecologica al nostro vizio suicida di prendere l’auto. Alla faccia del mezzo ecologico: non tutti ancora lo sanno, ma scendere nel metrò è il primo passo per scendere sottoterra.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: Metrò più inquinate delle strade Che facciamo ora? blocco?

Messaggiodi takion il 11 mar 2010, 14:56

Mhhh, ci si è spostati in una nuova sezione... salotto? Chi mi porta una birretta fresca? :)

Il blocco dei metrò non sarebbe male, visto che all'epoca in cui la sig.ra Brichetto (Moratti) lanciava l'idea di nuove linee, qualcuno (tanti qualcuno) fece notare che prima era meglio mettere a posto quelle esistenti perché già vetuste, anziché farne di nuove. Ma lei disse NO (portafogli scarico?) e iniziarono i lavori. Poi anche queste nuove linee necessiteranno di assistenza e che faranno?

Costruiranno nuove linee ancora ignorando quelle esistenti e le loro necessità di controlli? Mi piacerebbe sapere questa gente con che criteri intenda costruire, visto che risulta non ne abbiano se non per la parte "economica" (proprie tasche). Logicamente si parla di gente che nulla ha a che vedere, non è al corrente di tante cose, e però vuole dimostrare la propria capacità allo spreco. Non si poteva per prima cosa ripulire le linee già in uso, come fanno i paesi seri e veramente progrediti?

Sapete quanto durerebbe una Brichetto (Moratti) in Svezia? Forse 5 minuti!

Aragorn: serve gente giovane, pulita e incorruttibile sotto ogni punto di vista, sennò in capo a 10 anni l'Italia finirà su eBay!

Giusta osservazione circa l'inquinamento, dato che si sa come le polveri e altro finiscano sempre in basso, ma l'avranno mai studiato alle elementari che esiste la gravità?
Da quando le persone corrotte si uniscono tra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso
(Conte Leo N. Tolstoy)
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