Morti tra le fiamme nell'automobile dei loro sogni Due giovani appassionati di Peugot 206 escono di strada, finiscono contro un albero e la vettura prende fuoco Stavano raggiungendo un amico conosciuto su Internet, li univa il comune amore per lo stesso modello di macchina
solbiate Due ragazzi residenti in provincia di Milano sono morti carbonizzati in un incidente stradale avvenuto ieri sera in via Monte Rosa, a Solbiate, lungo un rettilineo costeggiato da due file di platani e di faggi così alti e così rigogliosi da rendere la strada quasi buia anche di giorno. Venivano dalla provincia di Milano ed erano diretti a casa di un amico di Concagno che li precedeva di pochi metri. Si erano dati appuntamento poco prima all'uscita dell'autostrada di Lomazzo e lui, il padrone di casa, Iari Bernasconi, stava guidandoli a destinazione. Dallo specchietto retrovisore ha visto tutto, ed è stato il primo a tentare di salvarli. Li univa la stessa passione che li aveva fatti incontrare, quella per la macchina su cui i due giovani milanesi hanno trovato la morte, una Peugeot 206 cabriolet. Iari l'ha vista intraversarsi sul rettilineo, l'ha vista saltare la linea di mezzeria e poi girarsi su se stessa prima di finire contro un vecchio e gigantesco platano sul lato sinistro della strada, piantato lì a un pugno di metri dalla cancellata dell'unica casa presente su quel tratto, quella del medico Aldo Bianchi, poche centinaia di metri prima del centro sportivo. È stato un attimo, giusto il tempo per rendersi conto di quanto stesse accadendo che la macchina ha preso fuoco, trasformandosi in una gigantesca palla incandescente. Bernasconi si è precipitato verso la Peugeot dei suoi amici, lo stesso ha fatto il dottor Bianchi precipitatosi fuori di casa, ma per quei ragazzi non c'è stato nulla da fare. I due soccorritori hanno tentato di aprire le portiere, ma avrebbero probabilmente condiviso lo stesso destino di chi era là, chiuso in quel abitacolo. La speranza è durata pochissimo. La centrale operativa del 118, oltre ad ambulanze e automediche, ha disposto anche il decollo dell'elisoccorso da Erba, ma il velivolo non è neppure atterrato a destinazione. È stato richiamato indietro poco dopo. La strada è stata chiusa in entrambi i sensi, e lo è rimasta per quasi tre ore, fino a quando il magistrato di turno ha concesso la rimozione delle due salme, davvero irriconoscibili. A tarda sera anche l'identificazione dei due giovani restava incerta. I loro documenti sono andati distrutti nel rogo. Il conducente sarebbe tale Mirko, milanese di 24 anni, mentre il suo amico dovrebbe essere di Melzo, e avere un paio di anni in meno. Con Iari, che li aspettava per la grigliata, si erano conosciuti da poco via Internet, coltivando la comune passione per questa piccola cabriolet coupé, la Peugeot 206 cc, che si è conquistata il cuore di moltissimi ventenni, ben più di altre auto forse anche più note. Adesso è il momento delle domande: sul rettilineo restano i segni di una lunga frenata. È come se la macchina fosse sbandata sul lato destro rischiando di finire nel bosco prima di rimbalzare sulla corsia opposta e di finire contro quel platano. Forse solo un attimo di distrazione pagata troppo caro. Stefano Ferrari
fonte:
http://www.laprovinciadicomo.it/online/ ... ia=2459367