“Ti porterò fuori di qui”
“Non potrò mai uscire vivo!”
“Lo so!”
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A dispetto dei cultori dell’estetica, paranoici del capello folto, terrorizzati dalle stempiature e per la gioia di grandi e piccini l’assassino più clonato dell’universo videoludico è tornato fra noi, più letale e pelato che mai….e la sua bella crapa rasata luccica come una lampadina, grazie alle nuove tecnologie grafiche!
Per tutti quelli che non hanno mai avuto a che fare con l’assassino calvo prima d’ora vediamo di spiegare le meccaniche ed il tema del gioco in questione. L’agente 47, che dovrete impersonare nel gioco, è un clone nato da esperimenti militari condotti in gran segreto (ha pure un bel codice a barre stampato sulla coppa ed il nome 47 viene dalle ultime due cifre) che al momento, a seguito di varie vicissitudini e dopo aver tentato inutilmente di terminare un corso da parrucchiere, si guadagna onestamente da vivere recuperando per conto terzi informazioni preziose e soprattutto uccidendo malavitosi o persone invischiate in giochi di potere poco puliti spesso protette da squadre di gangster od anche dalle stesse forze di polizia o CIA o FBI o cose del genere. Se poi capita di far fuori qualche innocente….bhè chissenefrega così imparano ad essere nel posto sbagliato. In fondo visto che è di origine statunitense dovrà pure dimostrarlo in qualche modo il povero 47. Insomma non è tipo da commuoversi per donne e bambini tanto per intenderci. A tutto questo polentone riscaldato aggiungete che a seguito della comparsa di società rivali alla ICA (quella per cui lavora o’pelato. Mission aziendale: omicidi su commissione) molti “colleghi” di 47 hanno cominciato a morire in circostanze poco chiare. Da queste premesse, anch’esse poco chiare, dopo la breve introduzione con l’azzeccatissima musica di accompagnamento veniamo lanciati nell’azione.
Dico subito che, nonostante, in tutte le missioni che vi troverete ad affrontare, la discrezione ed il cosiddetto “lavoro pulito” siano raccomandati e premiati, gli obiettivi possono essere affrontati anche con la filosofia “io grosso pelato cattivo ammazza te” e quindi andando avanti un po’ alla quake. Per ora tutte le missioni che ho concluso (si lo ammetto: non l’ho ancora finito…ma potrebbe anche essere un fatto positivo che non si finisca in una manciata di sessioni di gioco no?) non presentavano particolari problemi nell’essere affrontate in questo senso. Tuttavia, avendo un’inclinazione prettamente stealth, è meglio utilizzare un po’ di sana furtività e magari riuscire a passare inosservati causando preferibilmente morti apparentemente accidentali. Se agirete in questo senso verrete ripagati da una maggior quantità di denaro da spendere in equipaggiamento, e, cosa più importante, godrete dei vantaggi notevoli derivanti dal passare inosservati e dal tenere bassa la vostra notorietà. Spesso esplorazione ed attenzione alle azioni ed ai dialoghi dei PNG saranno essenziali per portare a termine gli obiettivi nel migliore dei modi. Un’altra differenza fra l’approccio violento e quello riflessivo è che l’intelligenza artificiale è davvero lacunosa nel primo caso: come iniziate a sparare i PNG saranno attirati dagli spari o dai rumori come un branco d’oranghi da un casco di banane.
Nessuna copertura o collaborazione fra loro ma semplicemente vi seguiranno come degli idioti….e sono persino incapaci di superare alcuni ostacoli. Al contrario affrontare le missioni in un’ottica più “stealth” vi sorprenderà per la profondità e l’accuratezza dei comportamenti degli altri personaggi. In quest’ultimo caso avrete a che fare con una IA quasi perfetta e la pianificazione delle mosse unita allo studio dei personaggi e degli ambienti diventerà di vitale importanza. Le scelte che farete fra le diverse possibilità che vi verranno offerte cambieranno radicalmente lo svolgimento delle missioni ed i risultati ottenuti. Quindi è palese che Blood money sia programmato per essere vissuto con l’atteggiamento del killer silenzioso e di conseguenza la non elevata intelligenza artificiale che si evidenzia nel caso che ci si comporti come Chuck Norris diventa a mio parere un difetto molto marginale.
E’ possibile infiltrarsi utilizzando gli abiti di praticamente tutti i personaggi che incontrerete nel gioco a seconda del luogo in cui si svolgerà la vostra missione: infermieri, operai, poliziotti, guardie del corpo, addetti al catering, netturbini, dottori, clown e cosi via. Poi scoprirete di poter usufruire di moltissimi modi di uccidere in primis una serie di armi da fuoco (per le quali disponete di una ricca dotazione, dalla pistola al fucile d’assalto) tutte personalizzabili con diversi tipi di accessori come mirini, pallottole, silenziatori, etc etc. acquistabili con il sudato denaro che vi guadagnerete nel corso del gioco. Avrete poi a disposizione veleni ed anestetici da usare direttamente sulle vittime o su cibi e bevande ed il fido filo di fibra per essere letali e silenziosissimi allo stesso tempo. Infine modalità più spettacolari come la detonazione di una bomba ma anche il sabotaggio di bombole di gas, la caduta di un pesante lampadario, la pistola da teatro caricata per errore con veri proiettili o un peso che disgraziatamente tronca il collo di un poveretto in palestra che non è riuscito a reggerlo.
La libertà d’azione è stata notevolmente incrementata rispetto ai precedenti episodi e troverete molti modi per giungere alla realizzazione dei vostri scopi. 47 è più atletico e capace di arrampicarsi, saltare e nascondersi, può cogliere di sorpresa gli avversari strappando loro le armi di mano per usarle ed arriva a potersi fare scudo dei corpi degli altri se messo alle strette. Spesso sarete anche costretti a ricorrere a diversi metodi per far passare armi oltre a metal detector o per evitare perquisizioni che potrebbero privarvi dei vostri strumenti di morte od ancora peggio farvi scoprire. Insomma i pretesti per usare un minimo di cervello non mancano.
Diciamo che, oltre alle migliorie nel campo della libertà d’azione e di movimento, chi ha già giocato ai precedenti capitoli della serie troverà molte delle novità legate in special modo ai concetti già citati di notorietà e di guadagno. Il denaro a disposizione sarà essenziale non solo per l’equipaggiamento acquistabile (che oltre alle armi comprende anche armature, attrezzi da scasso più efficienti, metodi di cura più efficaci e cosi via) ma anche per venire a conoscenza di informazioni più precise sui luoghi o sulle abitudini delle persone nel corso delle varie missioni…e molte di queste “dritte” potrebbero rivelarsi davvero utili. Il concetto di notorietà invece si può riassumere a grandi linee come segue: se vi fate vedere in azione da troppi testimoni o peggio riprendere da sistemi di sorveglianza ne pagherete lo scotto anche nelle missioni successive. A fine missione potreste essere schiaffati in prima pagina con tutte le conseguenze del caso. Far sparire le tracce del proprio lavoro è quindi un’ulteriore sfida per il giocatore. Da notare che questo aspetto viene introdotto solo a partire da livelli di difficoltà medi ed esasperato in quelli più impegnativi.
Per quanto concerne il lato prettamente tecnico trovo che i due anni trascorsi dal precedente episodio abbiano fatto molto bene alla serie. Dal punto di vista grafico, anche se il tutto non fa gridare al miracolo, la scrittura di un nuovo motore e gli evidenti miglioramenti a livello di “design” si fanno vedere. Gli ambienti sono a volte persino “maniacali” e le animazioni del personaggio non sono più quelle del robot oliato male delle prime uscite. C’è ancora qualcosa da migliorare e qualche texture che ogni tanto fa la birichina……ma quest’ultimo difetto si risolve pompando al massimo tutti i filtri (cosa che però richiede un’hardware adeguato perché in questo caso il gioco diventa molto pesante).
Il sonoro lo promuovo a pieni voti. La musica di Schubert all’inizio mette letteralmente i brividi e gli effetti sonori sono buoni. A questo aggiungete tutti i dialoghi tradotti completamente in italiano ed il fatto che il doppiaggio, pur non perfetto, è uno dei migliori che mi sia capitato di vedere al punto che nei filmati il labiale è spesso coordinato con le parole. Ho scritto “spesso” ma chi gioca con una certa regolarità a videogames doppiati sa bene che questo è già un fatto degno di nota…si vedono cose turpi nel 90% di questi giochi compresi titoloni che godono d’investimenti maggiori di questo Hitman (che pure è messo bene) e di team di sviluppo foltissimi… il doppiaggio spesso sembra essere l’ultimo dei pensieri delle case di produzione. Ma, come detto, non è questo il caso.
L’interfaccia è semplice, con la sua visuale preferibilmente in terza persona ma utilizzabile anche in prima, con le barrette di salute ed il livello di attenzione degli altri nei vostri confronti nell’angolo in basso a sinistra (meglio che sia basso quest’ultimo…) ed una comoda bussola per orientarsi. I controlli beneficiano di una certa semplicità grazie al fatto che con il mouse è possibile gestire praticamente tutto ad esclusione del movimento che invece dev’essere controllato da tastiera e che richiede un tantino di pratica perché le cose da fare sono piuttosto varie. Un’aiuto viene dal fatto che quando vi trovate nei pressi di un’oggetto od una persona con cui è possibile un tipo di iterazione particolare (quindi qualunque cosa diversa dal distruggerla od ucciderla…..questa è iterazione normale per il nostro maniaco pelato) un comodo segnalatore vi evidenzia le azioni possibili ed i tasti corrispondenti per eseguirle.
Da notare che quasi tutto ciò con cui è possibile interagire ha un’effettiva funzione. Mi spiego meglio: ci sono poche cose inutili, pochi oggetti messi lì che non servono a niente magari senza nessuno scopo ma che contribuiscono al realismo ed all’immersività della situazione. Quasi tutto ciò che trovate e con cui potete interagire può tornarvi utile se capite il modo in cui sfruttarlo. Inoltre certe missioni sono molto lunghe e richiedono un grande impegno specie naturalmente ai livelli di difficoltà maggiori, e quel che è peggio il sistema di salvataggio, oltre che a concedervi un numero di “save” limitato (questo sempre solo ai livelli di difficoltà alti), non consente di uscire dal gioco a metà missione…in pratica i salvataggi effettuati magari dopo mezzora di missione li troverete li solo se non uscite dal gioco (questo invece vale anche per i livelli di difficoltà più semplici). Se staccate e riavviate dovete rigiocare tutta la missione dall’inizio….ed ad Agosto lasciare acceso il PC con quello “scaldino” della mia scheda video non è che sia proprio il massimo.
Nonostante queste pecche marginali Hitman 3 Blood Money mi ha divertito (e tenete conto che precedenti episodi non mi sono mai piaciuti particolarmente) quindi per me è di gran lunga la migliore incarnazione del pelato messaggero di morte. Credo che valga la pena farci un pensierino per tutti i videogiocatori…..se avete già giocato con 47 e vi siete divertiti allora siete praticamente obbligati ad averlo. Merita.
VOTO: 8 e 1/2
Configurazione minima su confezione:
processore 1,5 Mhz
512 mb RAM
Scheda 3D 64 mb
Configurazione minima su cui ha giocato Sempronio (ma fa veramente pietà e scatta…il gioco non Sempronio):
processore Athlon 1600+
256 mb RAM
Scheda ATI 9250
Config consigliata su confezione:
Processore 2,4 ghz
1 gb RAM
Scheda 3dD 128mb
Configurazione consigliata da Sempronio per goderselo bene:
Processore AMD 3200+ od equivalente
1 Gb di Ram
Scheda ATI x1600pro (meglio XT) o GeForce 7600gt
Sul mio 3700+ con 2 Gb di RAM e scheda video x1900xt ad una risoluzione di 1280 con 4 filtri AA 8 AF e tutto al massimo ha girato ad una media di 38 frames al secondo con dei minimi di 24. Fate i vostri conti.
PUNTI DI FORZA:
- Buona libertà d’azione
- Molte novità
- Può essere giocato con una certa “creatività”
- Le ambientazioni sono ben realizzate e curate
- E’ il miglior Hitman di sempre
- Ben fatto il sonoro
- Se giocato secondo i canoni “Stealth” ha un’ottima IA
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Grafica non allo stato dell’arte
- Se si esce dal gioco durante una missione si è costretti a ripeterla dall’inizio
- Alcune missioni sono molto lunghe da portare a termine
- Per eliminare alcuni piccoli difetti grafici serve un hardware molto potente
- Se giocato in modalità soldato cerebroleso tipo doom-quake mostra grossi limiti nella IA…ma non è stato programmato per questo.
Screenshot presi con FRAPS a 1280x1024 convertiti in JPG,ridotti al 70% e conditi di bruttissima didascalia con il mitico paint di windows.