VIAREGGIO, 15 febbraio 2007 - La vetrina della coppa Carnevale inizia a mostrare i pezzi più pregiati. Certo, l'uscita di Milan, Inter, Juventus, Torino e Fiorentina un bel po' di promesse le ha eliminate dal prato verde, ma ciò non toglie che in molti abbiano già lasciato una traccia nel torneo (e anche in A visto che hanno debuttato in massima serie).
GOLEADOR - Quella dei cannonieri è la categoria che più delle altre balza all'occhio. La classifica dei realizzatori mostra nomi interessanti, comunque da mettere nel mirino e seguire con attenzione nei mesi a venire. Ecco i migliori: a 7 reti Lanzafame (Juventus); a 5 Murillo (Juventud, tutte però in una gara contro la "squadra materasso" Malaysia), Romeo (Sampdoria); a 4 reti Lamah (Anderlecht), Gullit (Atalanta), Mora (Juventud), Giovinco (Juventus, 1 rigore), Urueta (Santos Laguna); a 3 gol Cisse (Atalanta), Cesaretti (Empoli), Lepiller (Fiorentina), Di Maio e Forestieri (Genoa), Siligardi (Inter), Orlandi (Milan), Zeraviga (OFK Belgrado), Taormina (Rapp. D), Marsili (Roma), Negro (Torino), Dal Bosco e Gasparetto (Vicenza).
ISTRUZIONI PER L'USO - Lanzafame ('87) della Juventus è l'ariete che Chiarenza usa far giocare in coppia con Maniero, anche lui abile a creare spazi e a inserirsi in un gioco molto vario di soluzioni offensive (specie valutando come alle loro spalle agisca Giovinco, peperino fantasista capace di assist gol e di realizzare). Murillo (classe '88, erede di Ribas, attualmente alla Primavera Inter e che l'anno scorso con la Juventud vinse la classifica cannonieri) ha un fisico possente ed è un giocatore sul quale si può lavorare molto. Romeo, invece, è una tipologia di punta completamente diversa: il bagaglio tecnico è già bello abbondante ('87). Tocco e gestione palla sono da punta con adattabilità anche in altre zone del campo. Sta smaltendo un po' di intoppi (ha subìto due interventi chirurgici) ma al Viareggio ha trascinato la Samp e confermato di essere già una punta completa, che deve crescere solo per ridurre il classico gap dei giovani che mirano alla serie A.
GLI STRANIERI - Compaiono, nel panorama del Viareggio, altre pedine interessanti: una di queste è Roland Lamah ('87) dell'Anderlecht. I belgi non hanno offerto prove trascendentali ma, comunque, sono arrivati ai quarti battendo anche la Roma, grazie ai gol di questo spilungone schierato soprattutto esterno di centrocampo in un 4-4-2 abbastanza offensivo. Magro, alto, buoni numeri, capace di tramutare in gol palle innocue che gli arrivano nella zona di competenza. Quello che suol dirsi un giocatore che fa reparto da solo. Visto anche il fisico e la buona capacità tecnica, ha ampi margini di miglioramento. Anche Urueta (Santos Lagna) è finito nei taccuini degli osservatori da classico peperino funambolo con grande confidenza col gol (è un fuoriquota '86, ma va seguito comunque). Appare più interessante Milos Zeraviga (OFK Belgrado), del luglio '88. Classica velocità e spigolosità della punta che sa lottare, soffrire, stringere i denti nei corpo a corpo in area di rigore. I suoi gol sono stati tutti pesanti ai fini del risultato, e non ha sfruttato goleade contro squadre materasso.
GLI ALTRI - I restanti nomi di punte che si sono inserite nel novero dei marcatori sono visi più o meno noti perché giocano in squadre italiane. A suon di gol Gullit e Cisse (già uno scudetto allievi con l'Atalanta) hanno portato il club di Ruggeri ai quarti. Uniscono velocità e prestanza fisica (Cisse in particolare) e confermano la tradizione atalantina di scovare talenti interessanti. Lepiller (e Di Carmine, già al debutto in A), francesino della Fiorentina, ha segnato alcuni gol di ottima fattura (come al Napoli per esempio). In ombra gli attacchi di Inter e Milan (una lacuna che alla fine ha fatto la differenza nell'apparizione al Viareggio), mentre Forestieri del Genoa vola col vento in poppa dopo il debutto in B con rete immediata in quel di Pescara.