Cagni "i colpevoli sono chiari qualcuno dovrebbe dimettersi"
Inviato: 15 feb 2007, 02:46
EMPOLI, 14 febbraio 2007 - "Il governo è il vero responsabile di quanto accaduto, tutti ci rendevamo conto che la situazione del calcio stava degenerando". Queste le parole del tecnico dell'Empoli, Luigi Cagni, intervenuto ai microfoni di Radio Incontro in merito ai tragici fatti che hanno sconvolto il mondo del calcio e ai provvedimenti anti-violenza presi negli ultimi giorni dal governo. "È opportuno che qualcuno ceda il passo, ma in Italia non si dimette mai nessuno. Abbiamo il dovere di dare l'esempio, è ora di finirla, tanto i delinquenti li conoscono tutti. Se questo è il risultato, chi ha fatto le leggi se ne deve andare. Ognuno deve fare quel che gli compete - spiega Cagni -. Per quel che mi riguarda, e parlo anche a nome della squadra, cercheremo di essere sempre i più corretti ed educati possibile, ma vogliamo dei segnali di un cambio di rotta, la situazione è inaccettabile".
Cagni analizza la prossima gara contro la Roma che si giocherà ad Empoli, ma a porte chiuse: "La nostra speranza è che loro siano con la testa già all'impegno di Champions League. Se la Roma sarà al 100% e noi al 100%, vinceranno loro. Comunque non staremo di certo ad aspettare la Roma lasciandola libera di agire, controbatteremo ai loro attacchi anche perchè abbiamo un impianto di gioco molto simile a quello dei giallorossi, siamo quasi speculari". Il tecnico svela il segreto dell'Empoli: "Qui non ci sono crisi quando le cose vanno male, e non ci si esalta quando tutto va bene. Abbiamo giocatori di spessore, ma è il gruppo che ci permette di raggiungere determinati risultati". Il tecnico prosegue parlando di sè: "Io faccio parte di quella schiera di allenatori che non possono permettersi di dire voglio "questo o quello", io prendo la squadra e vado in ritiro a luglio cercando di tirare fuori il meglio dai miei giocatori, cercando di inventarmi il meno possibile. Ho il grande difetto di non sapermi vendere, non ho e non voglio un procuratore, non frequento i salotti televisivi, è normale che i media non mi valorizzino. Sono comunque fermamente convinto di essere in grado di poter allenare qualsiasi squadra del mondo". Cagni conclude con un pensiero sul presidente Corsi: "Lo sento pochissimo, lui non chiama mai, chiama solo quando le cose vanno male per sostenerci".
Cagni analizza la prossima gara contro la Roma che si giocherà ad Empoli, ma a porte chiuse: "La nostra speranza è che loro siano con la testa già all'impegno di Champions League. Se la Roma sarà al 100% e noi al 100%, vinceranno loro. Comunque non staremo di certo ad aspettare la Roma lasciandola libera di agire, controbatteremo ai loro attacchi anche perchè abbiamo un impianto di gioco molto simile a quello dei giallorossi, siamo quasi speculari". Il tecnico svela il segreto dell'Empoli: "Qui non ci sono crisi quando le cose vanno male, e non ci si esalta quando tutto va bene. Abbiamo giocatori di spessore, ma è il gruppo che ci permette di raggiungere determinati risultati". Il tecnico prosegue parlando di sè: "Io faccio parte di quella schiera di allenatori che non possono permettersi di dire voglio "questo o quello", io prendo la squadra e vado in ritiro a luglio cercando di tirare fuori il meglio dai miei giocatori, cercando di inventarmi il meno possibile. Ho il grande difetto di non sapermi vendere, non ho e non voglio un procuratore, non frequento i salotti televisivi, è normale che i media non mi valorizzino. Sono comunque fermamente convinto di essere in grado di poter allenare qualsiasi squadra del mondo". Cagni conclude con un pensiero sul presidente Corsi: "Lo sento pochissimo, lui non chiama mai, chiama solo quando le cose vanno male per sostenerci".