Allora, ho provato il gioco nella sola versione multyplayer (l'unica accessibile da questa closed beta).
Che dire... Al primo impatto la gestione dell'interfaccia mi era sembrata un tantino ostica. In particolare, le visuali con la telecamera sullo scenario 3D vanno studiate bene prima di poterle usare agevolmente. Tuttavia, dopo un paio d'ore di gioco (non continuative...), il meccanismo diviene abbastanza chiaro e discretamente semplice da utilizzare. Si fa praticamente tutto tramite mouse (ovviamente chi vuole può impostare alcune scorciatoie tramite tastiera).
Ci sono due eserciti sul campo: sovietici e americani (tanto per essere originali... però l'inglese parlato con slang russo, debbo ammetterlo, è simpatico
)
La grafica è sicuramente uno dei punti a favore del gioco. Ha un impatto veramente notevole. Bombardamenti aerei e supporto d'artiglieria creanno alcuni effetti luce quasi reali. Assolutamente stupendo, come mi aspettavo, l'attacco nucleare; l'esplosione crea un gigantesco fungo atomico avvistabile da ogni punto della mappa, con tanto di effetto abbagliamento, vento caldo a terra e fallout radioattivo. Tuttavia non sono ancora riuscito a lanciarne una...
Diciamo che me l'hanno lanciata gli altri giocatori europei del server...
Perchè non ci sono riuscito? Proprio qui sta una delle novità di questo, a suo modo, rivoluzionario rts: una novità che può piacere o meno.
Il gamplay non contempla l'accumulo di risorse, come avviene in quasi tutti gli strategici in tempo reale. Quindi niente oro da raccogliere, petrolio da estrarre, legna da accumulare o altre cose di questo tipo. In mano, dall'inzio della partita, si hanno determinati "punti rinforzo", ovvero un valore, che potremmo paragonare ad una sorta di moneta, con cui possiamo acquistare attrezzature e veicoli. Il loro costo dipende strettamente dal tipo di unità scelte ad inizio partita (supporto artiglieria, aviazione, truppe, etc..); questo vuol dire che quasi tutti gli "elementi" che appartengono al proprio esercito si possono acquistare e comandare, ma quelli dell'unità a cui apparteniamo costeranno meno degli altri. Per fare un esempio, io posso aver scelto l'unità "artiglieria" e, insieme ai cannoni pesanti, posso acquistare un elicottero, ovviamente ad un prezzo molto alto.
Ci sono poi degli attacchi "speciali" di vario tipo, che si posso richiedere "via radio", quali lanci d'artiglieria pesantissima, attacchi mirati, bombardamenti a tappeto o con le Blu-82 (le bombe convenzionali più potenti, dette Tagliamargherite), oppure attacchi nucleari di varia potenza con missili atomici a lunga gittata. Questi costano un tot di punti di altro tipo (cioè diversi da quelli che utilizziamo per acquistare le unità), punti che vengono accumulati da ogni giocatore grazie alle unità nemiche distrutte di persona o agli obiettivi conquistati e che si stanno custodendo.
Una volta che la propria unità messa in campo viene distrutta in combattimento, essa ritorna sotto forma di "punti rinforzo", con cui possiamo acquistare nuovamente ciò che vogliamo, Questo fatto, se da un lato elimina una delle parti, secondo me, più noiose e "scialbe" degli strategici in tempo reale classici (con la quale chi accumula più risorse parte alla carica con un numero assolutamente irrealistico di unità... insomma vince chi ha più oro), dall'altro lato rende il gamplay, nel suo complesso, abbastanza frenetico rispetto ai classici rts, specie quando si gioca on-line contro avversari umani e "pensanti". Tuttavia, in questo modo, una partita rimane sempre in bilico (quasi) fino alla fine: non si può mai dire di aver perso o vinto finchè ciò non avviene (si può concludere con la conquista degli obiettivi o con lo scadere del tempo, per cui vince chi è in vantaggio in termini di obiettivi acquisiti).
A mio parere, bisogna provare di persona il gioco per capire al meglio il cambiamento introdotto. Non sono mai stato un grande appassionato di rts, pur avendone provati tanti (ho giocato molto con Red Alert e Red Alert 2), ma credo che World in Conflict possa risollevare la categoria, se non altro come approccio innovativo. Che piaccia o meno, poi, è un altro discorso...
Queste le mie prime impressioni; vedrò di inserirne altre.
Inviato: 31 mag 2007, 15:31
