la seconda che hai detto.....
il tempo è relativo solo se lo vedi dal punto di vista degli esseri umani....ma esso esiste a prescindere dalla nostra presenza. Se vogliamo credere fino in fondo alle teorie quantistiche ( e ci conviene farlo perchè i computer quantici sarebbero meravigliosi
) anche il tempo potrebbe essere "quantizzato". Questo potrebbe addirittura avere una massa e scorrere soltanto secondo quelli che potrebbero essere definiti "frames"....forse siamo dentro un PC con una scheda video potentissima
scherzi a parte questa ipotesi all'apparenza assurda (ma solo perchè supera le capacità di comprensione del nostro cervello....che è limitato e soprattutto ragiona in termini temporali), è in realtà piuttosto diffusa a livello scientifico ed aiuterebbe a semplificare la spiegazione della nota teoria del big bang...(ipotizzando che prima della creazione del nostro universo spazio e tempo fossero fusi in un tuttuno "materiale" non sarebbero richieste temperatura e densità infinite...)
Per dirla semplicemente significa che sotto un certo intervallo il tempo non scorre: spazio e tempo formerebbero una specie di rete a maglie stettissime in cui noi pesciolini siamo ineluttabilmente intrappolatì.
Tuttavia le ultime osservazioni effettuate sulle radiazioni luminose emesse da oggetti lontani 4-5 miliardi di anni luce sembrano non presentare una fluttuazione in termini quantistici abbastanza grande da confermare questa teoria.
Per quanto concerne la concezione umana di età della terra questa è nota con una precisione di pochi anni e per quella dell'universo direi che ci si sta lavorando....e solo una questione di strumenti di misura.
Per quanto riguardà il tempo come entità direi che trascende qualunque ambiguità che possa essere data dal fatto che un'essere senziente, come l'uomo, senta o meno il bisogno di misurarlo. Esisteva ed esisterà a prescindere dalla razza umana......ma allo stesso tempo la nostra esistenza è legata ad esso in quanto sviluppatasi all'interno di un contesto spazio-temporale (l'universo). Diciamo che siamo noi a dipendere da lui e non il contrario.....
La morale secondo me resta valida nonostante sia quasi certamente una manica di
Citazione:
In conclusione, che John Titor sia un vero viaggiatore del tempo o no, la lezione che ci impartisce è grande. Come diceva Marco Porcio Catone, “Homo faber fortunae suae”, l'uomo è fautore del proprio destino. La palla passa dunque a noi.