beh, la corretta scrittura di una parola è una regola grammaticale... la k in questione non è un segno fonico, si parla di fonetica "traducendo" una serie di lettera nella sua corretta pronuncia, infatti l'alfabeto fonetico è un mezzo condiviso dalle lingue come strumento oggettivo per specificare la corretta pronuncia...
tutte le abbreviazioni che utilizzano una diversa scrittura, non solo la k, anche la x per esempio, sono tipiche degli sms e delle chat, cioè situazioni decisamente informali, in cui, di solito, l'interlocutore non da molto peso alla correttezza grammaticale. Un tema, invece, è tutto un altro paio di maniche, e uno dei presupposti di un tema è la dimostrazione di competenza grammaticale. E il risparmiare una lettera non mi sembra una giustificazione visto il contesto. In fondo, una prova di italiano alle scuole ha come scopo la valutazione delle capacità espressive in un contesto formale, cosa necessaria per chiunque debba fare un colloquio, sostenere una prova scritta in un concorso pubblico, presentare una documentazione ufficiale ecc.
a questo si aggiunge una peculiarità umana nella lettura del testo (credo valga solo per le scritture come la nostra, non so se valga pure per le scritture basate su ideogrammi): l'occhio registra le prima e l'ultima lettera della parola, percependo le altre in modo non ordinato. Quindi, se io scrivo "cumoqnue", un lettore riesce senza sforzo a capire che si tratta della parola "comunque". Inserire lettere a cui l'occhio non è abituato provoca difficoltà nella lettura, che spesso si manifesta in irritazione da parte del lettore. Non a caso, nei veicoli semi-formali, come i forum tecnici, alcune mailing list ecc, si richiede espressamente di scrivere le parole nella loro corretta forma grammaticale