Anche questa è solo una battuta, ma non ho resistito perché è troppo bella!
La lettera di scuse che Silvio ha fatto pervenire a Barack
Caro Barack, la presente per fare chiarezza sulla indegna campagna di disinformazione che la stampa comunista, come sai maggioritaria nel mio paese, ma ancora per poco, ha scatenato ai miei e ai tuoi danni. Quando ho dichiarato che ti considero abbronzato, volevo farti un complimento. Come ha detto il ministro Rotondi, che certo conoscerai, si trattava di sagace autoironia: quanto mi piacerebbe avere, infatti, il tuo bel colorito. Senza dover ricorrere al cerone. E la tua età. Senza dover ricorrere a Scapagnini. E la tua altezza. Senza dover ricorrere ai trampoli.
Chiedilo anche ai miei domestici filippini, se non ti fidi: io non sono razzista. Per me i negri sono proprio come le persone. E sono lieto della tua elezione, perché in questa fase di recessione serviva proprio qualcuno col ritmo nel sangue in grado di cambiare la musica all’economia mondiale. Inoltre sono certo che tu sconfiggerai il terrorismo, e che convincerai tuo fratello Obama Bin Laden a consegnarsi quanto prima. Insomma, credo, amici come prima.
Spero apprezzerai il regalo che accompagna questo messaggio e ti sarà certamente utile nel freddo e nevoso inverno di Washington. E’ per la tua macchina. Catene. Ti ricorderanno i tuoi avi. Ahahahahaha.
Ciao negher! Tuo, Silvio.
Ripeto che è solo una simpatica storiella che gira in rete in questo periodo, se infastidisce qualcuno avvertitemi che la rimuovo subito