<p> I diffusori di "spam" via posta elettronica sono aggressivi come sempre, ma i fornitori di servizi Internet stanno dando prova di miglioramenti nel bloccare le "e-mail spazzatura" prima che arrivino nelle caselle postali degli utenti, secondo uno studio della Commissione Federale Usa per il Commercio.</p>
<p> Secondo l'FTC gli spammer continuano a ricavare indirizzi e-mail dal web usando programmi automatizzati che cercano il segno rivelatore "@".</p>
<p> Ma il 96% dei messaggi di spam vengono bloccati dai due provider di posta elettronica (che non vengono nominati) via Web utilizzati dall'FTC per il suo test.</p>
<p> "Quest'incoraggiante risultato suggerisce che le tecnologie anti-spam possano drasticamente ridurre il peso dello spam sui consumatori", dice il rapporto.</p>
<p> I consumatori possono evitare di cadere nelle liste degli spammer scrivendo il loro indirizzo con una sintassi alternata, se proprio devono pubblicarlo online, dice ancora l'FTC. Scrivendo per esempio "mariorossi (presso) nome del provider (com)" piuttosto che "mariorossi@provider.com" si rende difficile l'acquisizione dell'indirizzo da parte dei programmi usati dagli spammer.</p>
<p> Gli indirizzi email inviati per prova su siti web attirano con più probabilità gli spammer, meno invece quelli lasciati su blog, chat room e altri forum online, constata lo studio.</p>
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