Gbuy dichiara guerra a Paypall

[Staff]

<p> NEW YORK (Reuters) - Il leader delle ricerche via Internet Google sta testando un sistema che punta a rendere più rapidi gli acquisti online, ma che non somiglia per nulla al sistema di pagamento PayPal di eBay. Lo ha annunciato ieri lo stesso amministratore delegato di Google, Eric Schmidt.</p>
<p> Alcuni analisti hanno ipotizzato di recente che Google, possa entrare in concorrenza diretta con PayPal, soprannominando il servizio "GBuy". Google finora non ha fornito dettagli sul servizio, né ha indicato un nome.</p>
<p> Ieri però Schmidt ha dato poche indicazioni sul sistema. Il sistema di pagamento di Google punta a facilitare acquisti più rapidi tra cliente e venditore, e arriverà presto una beta version del servizio, ha detto, l'ad.</p>
<p> "Non è assolutamente come PayPal", ha detto Schmidt quando i giornalisti gli hanno chiesto del servizio nel corso di un incontro a New York.</p>
<p> "Per noi non ha senso entrare in business che sono già occupati da leader esistenti", ha precisato l'ad di Google. "Vogliamo risolvere nuovi problemi nello spazio dei pagamenti".</p>
<p> Schmidt ha detto che il nuovo sistema punta agli inserzionisti, e non ai consumatori in generale, ma non ha spiegato le differenze rispetto a PayPal. Non è stato possibile contattare responsabili di Google per altre informazioni.</p>
<p> Almeno un analista, comunque, vede similarità tra i due sistemi: "Il management di Google sta parlando di un aspetto tecnico" quando dice che il suo sistema di acquisto differisce da PayPal, dice l'analista di RBC Capital Markets Jordan Rohan, parlando delle dichiarazioni di Schmidt. "Un sistema di pagamento 'da commerciante a consumatore' è abbastanza vicino".</p>
<p> In una ricerca della scorsa settimana, Rohan ha scritto che Google starebbe per lanciare tale servizio entro la fine del mese, e che non c'è motivo per cui non possa estendere le transazioni al livello "da consumatore a consumatore"</p>
<p> Secondo Rohan, Google non imporrebbe pagamenti ai venditori per il servizio durante il periodo di test, ma potrebbe poi prelevare fino al 2%.</p>